Il post è stato già modificato, ma Internet non dimentica nulla: l’eurodeputata leghista Silvia Sardone e consigliera comunale di Milano Silvia Sardone, in un post di festeggiamento per la bocciatura del Ddl Zan al Senato, aveva circondato Alessandro Zan di un alone rosa che molti utenti su Twitter, tra cui Selvaggia Lucarelli, avevano trovato paurosamente simile a uno spot degli anni ’90 di sensibilizzazione contro l’Hiv/Aids.
Lo spot era passato alla storia proprio per il terribile alone rosa che circondava le persone affette da Aids, identificandole come un pericolo. Si univa una narrazione che legava indissolubilmente la malattia all’omosessualità, come era opinione diffusa all’epoca (e, purtroppo, è opinione di qualcuno ancora oggi).
Sardone, ripetiamo, ha già modificato il post, ma questa è solo la conferma di una coda di paglia. Se non c’era nulla di male, perché rimuoverlo?
Quell’alone rosa attorno alla sagoma di Zan spiega bene l’identità di genere non di Zan, ma della Lega e dei suoi orribili rappresentanti. #Ddlzan pic.twitter.com/6jMd9XFap2
— Selvaggia Lucarelli (@stanzaselvaggia) October 27, 2021