Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici italiani dell’Università Cattolica, in un’intervista al quotidiano “la Stampa” ha commentato la manovra del governo presieduto da Mario Draghi.
“Quando si ha una maggioranza così variegata bisogna trovare dei compromessi, è inevitabile. Non mi aspettavo qualcosa di molto diverso”.
Secondo l’economista la visione della nuova legge di bilancio ″è quella di un rientro graduale dopo l’enorme sostegno dato dalla finanza pubblica al Paese nel 2020 e nel 2021. L’economia si sta riprendendo e si vuole scongiurare il rischio di togliere troppo presto questo supporto”.
Sulla mancata riforma delle pensioni, Cottarelli commenta:
“Si potrebbe dire che tra un anno si tornerà alla situazione pre Quota 100. In realtà, il governo vuole discutere un nuovo assetto e questo ha tranquillizzato i sindacati. È una legge di bilancio che rinvia diversi interventi a una discussione successiva per evitare scontri”.
Alla domanda se sarà il prossimo Governo a doversi fare carico della riforma pensionistica, risponde:
“Si prolunga di un anno l’incertezza: “Kick the can down the road”, come si dice in inglese (“calcia la lattina in avanti”, ndr). Vedremo che governo ci sarà: tutto ruota attorno a questa incertezza su quanto Draghi rimarrà a fare il presidente del Consiglio. Io credo che sarebbe utile se rimanesse fino al 2023”.
Cottarelli commenta la manovra di bilancio: "Troppi compromessi per evitare scontri con le parti sociali"
Il direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici italiani dell’Università Cattolica: "Tutto ruota attorno a quanto Draghi rimarrà a fare il presidente del Consiglio. Io credo che sarebbe utile se rimanesse fino al 2023”.
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29 Ottobre 2021 - 07.18
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