Il cinismo mostrato da Salvini sul caso Cucchi aveva scatenato l’ira della sorella, Ilari, e il disgusto dell’opinione pubblica: ora con il caso Morisi sembra aver adoperato la famosissima ‘tecnica’ del “due pesi e due misure”.
“Morisi lo hanno massacrato con centinaia di prime pagine, anche a livello internazionale. Ma quando starà tranquillo, la mia porta sarà sempre aperta”.
Così Matteo Salvini, segretario della Lega, nel libro di Bruno Vespa ‘Perché Mussolini rovinò L’Italia (e come Draghi la sta risanando)’ in uscita il 4 novembre da Mondadori Rai Libri.
Nei mesi successivi all’episodio di agosto, Salvini ha mantenuto un contatto costante con Morisi, scrive Vespa. “Quel che gli è successo mi dispiace molto dal punto di vista umano e professionale – ha detto- Conto che recuperata la serenità, Luca possa tornare a fare quello che gli piace”.
Anche nella Lega? “Perché no? Vede, Luca insegnava anche all’università, ma da quando lavora con noi gli hanno fatto la guerra- risponde Salvini- Se stai a sinistra, anche nei momenti difficili ti aprono le porte. Se stai a destra, te le chiudono anche nei momenti facili. Alla Festa del cinema di Roma, a fine ottobre 2021, mi hanno fermato alcuni attori sulla sessantina.
‘Fate qualcosa – mi hanno detto – perché nel nostro ambiente se non sei di sinistra non lavori'”.
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