#Notinmyname: Salvini non deve chiedere scusa per gli italiani ma "agli" italiani
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#Notinmyname: Salvini non deve chiedere scusa per gli italiani ma "agli" italiani

Se Salvini voleva chiedere scusa a titolo personale ne aveva facoltà. Ma dovrebbe ricordare prima di tutto a sé stesso qual è il suo posto.

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2 Novembre 2021 - 17.57


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Sarebbe il caso che Salvini imparasse un po’ dagli errori del passato: già una volta, quando molto imprudentemente disse ‘pieni poteri’, si è ritrovato un marchio addosso difficile da far dimenticare a chi lo vorrebbe fuori dalla vita politica italiana. Ossia quegli stessi che vedono, nel leader leghista, un desiderio autoritario un po’ troppo accentuato per una repubblica come l’Italia.

Quella volta non sappiamo dire se Salvini semplicemente sbagliò formula, dato che i ‘pieni poteri’ nel nostro paese non sono contemplati per nessuno, oppure se non tradì le sue vere intenzioni. Certo, sul come le avrebbe eventualmente realizzate è tutto un altro discorso, che forse è meglio non aver mai scoperto fino in fondo.

Ma oggi, il leader leghista c’è cascato di nuovo. E con quelle sue scuse ‘a nome del popolo italiano’ a Jair Bolsonaro, presidente brasiliano accusato (lo ricordiamo) dal Senato del suo stesso paese di ‘crimini contro l’umanità’ per la gestione della pandemia da Covid-19, il leader leghista ha fatto uno strafalcione non da poco.

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Perché Matteo Salvini dovrebbe spiegare ai tanti che lo stanno chiedendo su Twitter usando l’hashtag #notinmyname chi gli avrebbe conferito l’autorità di parlare a nome del popolo italiano.

Matteo Salvini è un semplice senatore. Non ha alcuna carica istituzionale. È leader di un partito e sono lontani i giorni in cui la Lega era al primo posto di tutti i sondaggi. Sono davvero poche le persone che possono essere autorizzate a parlare per gli italiani. Sono le cariche dello stato, e Salvini a quell’obiettivo non è mai arrivato.

E allora, siamo sempre lì: che vuole dire Salvini? Si tratta di semplice megalomania? Oppure il leader della Lega non ha ben chiaro chi e cosa rappresenti in questo momento?

Sta di fatto che le sue parole hanno fatto storcere molti nasi, specie a quegli italiani che non hanno nessuna intenzione di chiedere scusa a Bolsonaro per come è stato accolto a Padova. Stiamo pur sempre parlando di un uomo con accuse molto gravi sulla testa e le cui affermazioni contro le donne, contro i gay, contro gli immigrati, sono ben stampate nella memoria di molti.

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Se Salvini voleva chiedere scusa a titolo personale ne aveva facoltà. Ma dovrebbe ricordare prima di tutto a sé stesso qual è il suo posto. Sicuramente, non è quello che pensa di occupare. E dopo queste parole, più che a Bolsonaro Salvini dovrebbe chiedere scusa proprio agli italiani. 

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