Il parlamentare di Forza Italia Gianfranco Rotondi nel suo libro ‘La Variante Dc’ (edito Solferino) dedica un capitolo alla faida interna alla Lega tra Salvini e Giorgetti, calda in questi giorni in seguito alla divulgazione di alcune dichiarazioni di Giorgetti sul leader leghista e sul perché dovrebbe abbandonare la nave estremista e sovranista di Polonia e Ungheria, evitando frequentazioni con personaggi, ad esempio, come Jair Bolsonaro.
“Giancarlo Giorgetti – scrive Rotondi – è il Forlani della Lega: come Arnaldo è nato pompiere, ma a differenza di Forlani non esercita il mestiere nella quiete democristiana, bensì in un partito incendiario come la Lega. Dunque è un pompiere a tempo pieno. Come Arnaldo, Giancarlo Giorgetti è una bellissima persona: colto ma non presuntuoso, gentile ma non affettato, competente ma non saccente. Giorgetti è un florilegio di virtù che puoi solo contemplare chiedendoti se siano tutte vere”.
“Nello scorso marzo, a Monaco di Baviera”, racconta inoltre Rotondi nel suo libro, “era apparecchiato un pranzo, sfuggito ai radar della pigra stampa italiana: i commensali dovevano essere segretario e presidente della Csu bavarese, Giorgetti, Salvini e un eminente democristiano italiano che aveva favorito l’avvicinamento della Lega al Ppe tramite la Cdu, che a sua volta dirottava l’operazione sulla Csu, partito strutturalmente più simile alla Lega”.
“Il pranzo è saltato all’ultimo minuto, Salvini ha preferito Orban ai democristiani, e la Lega da possibile aderente al Ppe si è ritrovata a far gruppo con la bad company reazionaria cacciata dal Ppe. Un cattivo affare, ma vallo a spiegare a Salvini”, prosegue il parlamentare di Forza Italia.
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