Mattarella all'Altare della Patria: "Ricordare chi si è sacrificato per lasciare un'Italia unita"
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Mattarella all'Altare della Patria: "Ricordare chi si è sacrificato per lasciare un'Italia unita"

Il capo dello Stato deporrà una corona sulla Tomba del Milite Ignoto

Mattarella e Draghi
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4 Novembre 2021 - 08.27


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Come ogni anno, il rituale della deposizione della corona al Milite Ignoto in occasione del 4 Novembre, si ripete.

Oggi “il pensiero va a quanti hanno sofferto, sino all’estremo sacrificio, per lasciare alle giovani generazioni un’Italia unita, indipendente, libera, democratica”. Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.

“L’intero popolo italiano guarda con sentimenti di commozione a tutte le vittime delle guerre. La loro memoria rappresenta il piu’ profondo e sincero stimolo ad adempiere ai doveri di cittadini italiani ed europei”. 

“La Repubblica sa di poter contare” sugli uomini e le donne delle Forze Armate “e sull’indissolubile giuramento di fedeltà” che hanno prestato. 

È un passaggio del messaggio inviato dal Presidente Mattarella, al ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.

“Il centesimo anniversario della traslazione del Soldato Ignoto all’Altare della Patria – afferma in ancora il Capo dello Stato – richiama alla coscienza nazionale l’immane sacrificio delle Forze Armate e del Paese intero nei conflitti che hanno attraversato la storia europea del ‘900. La nostra storia è segnata dalla tragedia della Prima Guerra Mondiale: nel dolore condiviso si è cementato un sentimento di fratellanza inestinguibile tra il Paese e i cittadini in uniforme. Oggi gli eredi di quelle tradizioni confermano di rappresentare un patrimonio di virtù civiche, di coesione, responsabilità, a disposizione del Paese”. 

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“Uomini e donne in uniforme – continua sergio Mattarella – sono sempre pronti a profondere il loro prezioso impegno nell’assolvimento dei compiti loro assegnati da Parlamento e Governo, al servizio della comunità internazionale nelle operazioni di mantenimento della pace e, sul territorio nazionale, al fianco delle altre componenti dello Stato. Soldati, marinai, avieri, carabinieri, finanzieri e personale civile della difesa, il vostro operato, espressione di valore, professionalità e dedizione, è riconosciuto e apprezzato quotidianamente”.

Il presidete ricorda anche che “Nazioni Unite, Alleanza Atlantica e Unione Europea, rappresentano i riferimenti della nostra politica estera e di sicurezza. In seno a questi Organismi l’Italia opera, grazie al vostro contributo, come protagonista per il mantenimento della pace e della stabilità e per salvaguardare i valori di libertà, giustizia e cooperazione sanciti nella Costituzione”, conclude. 

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