Lui va controcorrente e ormai, spesso e volentieri, prende posizioni molto distanti da quelle do Forza Italia.
Ad esempio sul Ddl Zan ma non solo. Sulla tolleranza dei berlusconiani verso il fascismo e i fascisti.
E infatti mentre il suo partito si è schiarato compitamente contro la presunta invasione nella privacy dell’ex rottamatore con la pubblicazione di dati estratti dal suo conto corrente (tra l’altro documenti allegati al suo fascicolò processuali e non più coperti da segreto istruttorio, ndr) Elio Vito aveva detto che forse il Copasir avrebbe dovuto avviare un approfondimento sugli aspetti che riguardano la sicurezza nazionale: ossia su un ex premier a conoscenza dei segreti di stato che prende compensi da stati esteri ed ha una intensa attività da uomo d’affari mentre è un senatore in carica.
Oggi Elio Vito rilancia: “Renzi vuole scrivere al Garante della privacy per gli articoli di questi giorni. Immagino, per fornire spiegazioni e chiarimenti se ha fatto utilizzare invasivi software israeliani e se ha fatto realizzare, anche con falsi profili e fake, campagne contro giornalisti ed avversari.”
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