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Italia Viva torna al centro della scena per una possibile fuga di parlamentari pronti a tornare nelle fila del Pd.
“Ricorderete durante la crisi del governo Conte 2, Italia Viva era in disfacimento. 10, 20, 30 parlamentari che avrebbero lasciato. Una slavina. Siamo tutti esattamente dove ci avete lasciati, al nostro posto. Con i riformisti, con Matteo Renzi. Adesso la storia si ripete, la moviola di un’azione già vista, non un gol, ma un fuorigioco.
“Ricorderete durante la crisi del governo Conte 2, Italia Viva era in disfacimento. 10, 20, 30 parlamentari che avrebbero lasciato. Una slavina. Siamo tutti esattamente dove ci avete lasciati, al nostro posto. Con i riformisti, con Matteo Renzi. Adesso la storia si ripete, la moviola di un’azione già vista, non un gol, ma un fuorigioco.
Non è più in gioco Conte, per fortuna sostituito da Draghi, ma il Quirinale, l’elezione del Presidente della Repubblica. E siccome saremo un’altra volta decisivi riprende la giostra, ormai siamo abituati, altro giro altra corsa.
Prima la caccia all’uomo, denigrazione e delegittimazione di Matteo, ora la conta dei fuggiaschi. Ma non vi stancate mai?”, così in un post sul suo blog il presidente dei senatori di Italia Viva Davide Faraone.
La precisazione di Faraone è arrivata dopo che sono iniziate a circolare voci di una decina di parlamentari renziani pronti a lasciare il partito poco dopo la Leopolda. Il motivo? Il supposto spostamento a destra di Italia Viva, a partire dal caso Sicilia, dove Renzi ha siglato un accordo con Micciché.