Il timore c’è perché sia sul web che in molte piazze si vedono in azione fascisti e sfascisti (con la s) il cui unico scopo è alimentare il caos e capitalizzare paure e disagi.
Chi come la destra per un cinico calcolo politico e chi perché profondamente anti-sistema.
“La preoccupazione ci dev’essere perché quando ci si preoccupa si prendono anche delle contromisure. Il mio timore è che si possano saldare queste pulsioni no vax con il disagio sociale che è sempre presente”.
Lo ha detto il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, intervenuto a Rainews24, rispondendo a una domanda sulle manifestazioni dei cosiddetti “no green pass” in diverse città italiane.
“L’effetto del Covid è stato tamponato con una serie di interventi emergenziali da parte del Governo, ma chiaramente ci sono tante aree di disagio sociale, tante crisi industriali, e – sottolinea Manfredi – se mettiamo insieme il disagio sociale con i no vax e con i professionisti della piazza, a quel punto la situazione può diventare veramente difficile. Ci vuole molta attenzione per fare in modo che si ascoltino anche le necessità delle persone. Se riusciamo a evitare che questa saldatura avvenga facciamo un bene al Paese, perché aiutiamo la nostra società ad avere quel livello di coesione di cui abbiamo bisogno per realizzare una ripresa che sia solida ma anche inclusiva, e consenta a tutti di avere un’opportunità”.
Interpellato sulle pulsioni “no vax” presenti in parte della cittadinanza, Manfredi ha sottolineato che “il fenomeno dell’anti scienza c’è sempre stato nella nostra società, in tutti i tempi. Più che essere un’anti scienza, è un anti establishment, è anti regole e anti società. All’interno si consolidano tanti ‘anti’ che determinano poi queste reazioni che sono chiaramente irrazionali. E’ ovvio che i vaccini hanno salvato e stanno salvando l’umanità dal Covid, ma tanti non ci credono”.
Secondo il sindaco di Napoli “bisogna lavorare molto sulla consapevolezza, molto sulla conoscenza, anche sulla conoscenza scientifica. E’ ovvio che una quota di persone contro la scienza c’è sempre stata e sempre ci sarà, ora però è importante che ci sia una presenza dello Stato forte, perché laddove la mancanza di rispetto delle regole da parte del singolo mette in discussione la sicurezza sanitaria ed economica della collettività, allora le cose non vanno più bene”.