È trascorso oltre un mese dall’assalto alla sede della Cgil capitanato da Forza Nuova, che si è posta in testa a un’orda di No Vax in uno degli episodi di fascismo più gravi degli ultimi anni. Un episodio, duole constatare, che dopo essere stato pomposamente condannato da molte parti politiche (e con un bel po’ di ritrosia da altre), sembra destinato a rimanere l’ennesimo atto di fascismo impunito.
Il tanto atteso scioglimento di Forza Nuova non è avvenuto. Non solo: la giunta regionale del Friuli Venezia-Giulia ha respinto una mozione che chiedeva di fare pressioni sul Governo per lo scioglimento del movimento di ispirazione neofascista, con 24 voti contrari e 19 favorevoli. Una mozione di cui tutti, persino gli assessori del Centrodestra, riconoscevano l’importanza dato che, come ha sostenuto il Pd, “l’assalto di Forza Nuova alla sede della Cgil a Roma è un episodio troppo grave, bisogna prendere posizione senza ambiguità”. Ma ciò non ha impedito a Pierpaolo Roberti, assessore regionale alle autonomie locali, di sostenere che non fosse quella l’aula “che può fare applicare la legge Scelba: la mozione andrebbe ritirata e riformulata d’accordo con la Maggioranza”. E quindi, alla fine, nulla di fatto. E Forza Nuova rimane salda al suo posto, ridendosela degli sforzi di ciò che di sinceramente antifascista è rimasto in questo paese di cancellarla.
Nel suo articolato intervento, l’assessore Roberti ha replicato a un’affermazione del capogruppo del Diego Moretti, primo firmatario della mozione, che aveva parlato di “elementi di estrema destra, che si richiamano palesemente al fascismo, all’interno dei movimenti No vax”. “Tra chi occupava un’infrastruttura strategica come il Porto di Trieste – ha detto il rappresentante della Giunta – vi erano anche esponenti dei centri sociali del Veneto: quella protesta non fu guidata da Forza Nuova”.
E a proposito del movimento di Roberto Fiore, Roberti ha ricordato che “nel recente passato Governi di centrosinistra ammisero quei partiti alla competizione politica. Se la discriminante sono i princìpi ispiratori di Forza Nuova, quelli erano gli stessi anche nel 2018 e 2019. E poi – ha concluso l’assessore – oggi i partiti che firmano questa mozione sono tutti al Governo, e non capisco proprio perché il Consiglio regionale debba inserirsi in una discussione che si sta facendo a Roma”.
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