A inizio legislatura Berlusconi ha detto che al massimo erano buoni per pulire i cessi.
Ma poi l’avvicinarsi delle elezioni dl Quirinale e chissà quali altri calcoli l’ha portato a lisciare il pelo ai 5stelle.
“Il voto al Movimento 5 stelle, dal quale siamo lontanissimi, nasceva da motivazioni tutt’altro che ignobili o irragionevoli. Nasceva dallo stesso disagio e dallo stesso fastidio per un certo tipo di politica per la quale è nata Forza Italia”.
Lo ha detto (di nuovo) Silvio Berlusconi, aggiungendo che “i Cinque stelle non sono riusciti a dare una rappresentanza a questa Italia, ma hanno dato voce a un disagio reale che merita rispetto”.
“Italia Paese di moderati?”
“Se l’Italia di oggi, dopo Mani Pulite, la guerra alla casta, il successo del M5S in un’ottica antisistema, si può ancora definire un Paese di moderati? La parola moderati si presta a un equivoco. I moderati non sono coloro che non hanno opinioni forti, convinzioni profonde, passioni civili intense: sono coloro che con razionalità e concretezza, con rispetto degli altri e spirito critico, manifestano le loro convinzioni e sulla base di queste scelgono”, aggiunge il presidente di Forza Italia nell’intervista pubblicata sul numero speciale dei 35 anni di Milano Finanza, in edicola sabato 11 dicembre.
Per la precisone Berlusconi aveva detto: “E’ gente che non ha mai fatto nulla nella vita: nella mia azienda li prenderei per pulire i cessi“.
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