Quando si dice lo sciacallaggio politico e la voglia di cavalcare la xenofobia anche quando, come in questo caso, i tanto odiati stranieri sono solo una parte del problema.
E poi una scivolata razzista con la citazione del ‘buon selvaggio’ ossia il modo con il quale gli esploratori e conquistatori europei definivano alcune popolazioni dell’Africa o delle Americhe (i selvaggi) alle quali però si attribuivano alcune qualità, come il vivere nel rispetto della natura o avere tratti poco aggressivi e ingenui.
Ma se oggi qualcuno utilizza queste espressioni è rimasto mentalmente ai tempi dello schiavismo e di quando i ‘bianchi’ dividevano il mondo tra civilizzati e selvaggi. Perché il buon selvaggio altri non era che un selvaggio ma buono. Ossia restava nel campo degli esseri inferiori, anche quando questa definizioni veniva usata (ma in altre epoche) per non dare totale legittimità alle violenze e soprusi dei colonizzatori e dei conquistatori dei secoli passati.
“La Lamorgese si dimetta perché, a causa della sua incapacità di gestire in modo appropriato la crisi migratoria, ancora volta ci troviamo a dover leggere fatti di estrema gravità: uno stupro ai danni di una ventiduenne, che era a bordo di un treno sulla tratta Milano-Varese, e una successiva tentata violenza sessuale su un’altra giovane ragazza nella sala di attesa della stazione di Vedano-Olona. Crimini entrambi perpetrati da un marocchino, ovviamente irregolare in Italia, e da un complice italiano. La inadeguatezza del ministro Lamorgese è di lapalissiana evidenza. Le richieste di immigrazione vanno governate secondo principi ben precisi: la selezione e il controllo dei flussi in entrata e in uscita, e la sicurezza della Nazione. Non è più sopportabile l’atteggiamento del ministro Lamorgese, troppo incline alla tolleranza e soprattutto all’inosservanza del buon senso, sempre in nome di anacronistiche posizioni ideologiche che possono diventare pericolosissime in riferimento alla sicurezza degli italiani e dell`intero Paese”.
Parole fuori luogo del Questore della Camera e deputato campano di Fratelli d`Italia, Edmondo Cirielli.
“Ci troviamo ancora una volta questi delinquenti in Italia – aggiunge Cirielli – semplicemente perché il ministro dell’Interno, che dovrebbe difendere i confini e combattere terroristi e scafisti, al contrario preferisce non reagire, accettando passivamente gli eventi. Bisogna fare le giuste scelte strategiche per arginare una immigrazione oramai fuori controllo e inaccettabile per quantità e qualità, mettere in campo adeguate azioni di prevenzione che possano realmente impedire il perpetuarsi di queste vicende, che rappresentano una vera e propria emergenza sociale. Mai più Ong, dunque, che prendono accordi sottobanco con i trafficanti di uomini per portare in Italia delinquenti di ogni risma, stupratori, terroristi e spacciatori. Questa è la realtà, altro che retorica del “buon selvaggio”.
Oltre al vergognoso uso del termine buon selvaggio, non si fa fatica a comprendere che l’esponente del partito della sedicente ‘cristiana’ Giorgia Meloni ha usato nei confronti dei migranti parole che vanno esattamente nella direzione opposta a quelle usate da Papa Francesco nell’isola di Lesbo. A testimonianza che certa gente nemmeno dovrebbe pronunciare la parola ‘cristianesimo’ almeno fino a quando non sapranno la differenza tra cristiano che ama il suo prossimo e xenofobo egoista che il prossimo detesta e non ama.