Giuseppe Conte lo ribadisce: non sarà Silvio Berlusconi il nome del Movimento Cinque Stelle al Quirinale. C’è da meravigliarsi che ci sia bisogno di specificarlo, visto che il Movimento era nato in chiave anti-berlusconiana, ma sono cambiate tante, tantissime cose nell’ultimo decennio. Talmente tante che il Movimento anti-casta ora ha un leader che a L’Aria Che Tira dichiara: “C’è rispetto nei confronti di un leader di una forza politica, di una figura istituzionale che ha fatto anche cose buone e interpretato la voglia di rinnovamento di una parte del Paese, ma, complice anche un conflitto di interesse pervasivo, ha compiuto dei passaggi che non sono nel Dna di M5S”.
Per queste ragioni, ha proseguito l’ex premier, occorre “trovare un Presidente della Repubblica che possa unire il Paese”.
Quello di costruire un campo largo del centrosinistra “è un problema politico serio e rimane: Renzi ha fatto un percorso e chiaramente si è spostato nel centrodestra, Calenda è in cerca di una collocazione ma è difificle pensare a un campo largo: più si estende più raccoglie indirizzi politici che esprimono personalismi e la proposta di governo non è credibile” ha continuato Conte.
Calenda, ha aggiunto, ha una forza politica concentrata su Roma. Sul territorio nazionale che io ho girato in lungo e largo non l’ho mai sentito nominare”, ha aggiunto.
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