Per essere democristiano si è un po’ allontanato dall’idea repubblicana della Dc. Del resto anni di vicinanza in una destra (in parte bilanciata dal centro) nella quale le spinte presidenzialiste sono state sempre molto presenti e anni di lontananza dai grandi della dirigenza dc hanno dato il via a qualche leggera mutazione.
“Ringrazio il professor Giuliano Urbani, che nell’odierna intervista a ‘il Mattino’ parla di un ‘lodo Rotondi’, ossia della opportunità di legare l’elezione di Silvio Berlusconi all’idea di un mandato breve di due anni collegato all’approvazione di una riforma costituzionale dei poteri del Capo dello Stato, con elezione diretta da parte dei cittadini. La scelta di Berlusconi – resa nota ieri ad Atreyu – a favore del presidenzialismo, dà un contributo nella direzione giusta. Direi che il ‘lodo Rotondi’ avanza, nonostante tutto.Adesso si tratta di verificare se si evidenzieranno in parlamento forzo disposte ad aggiungersi al centro destra sul presidenzialismo e di conseguenza sul mandato a termine al Presidente Berlusconi”.
Così Gianfranco Rotondi risponde al professore Giuliano Urbani che ha parlato di ‘lodo Rotondi’ a proposito di una eventuale elezione a termine di Berlusconi al Quirinale.