Un campo largo progressista senza M5s per accontentare Calenda e Renzi?
Oppure puntare tutto sull’ipotesi centrista e costruire un rapporto privilegiato con i sedicenti riformisti o liberal-democratici che dir si voglia?
“Non entro nel merito delle sue motivazioni, che non conosco, ma che ovviamente rispetto, vorrei però sottolineare che siamo in una democrazia parlamentare ed è sempre meglio che il leader di un grande partito sieda in Parlamento”.
Lo ha sostenuto il senatore Pd Luigi Zanda, che è intervenuto sulla decisione di Giuseppe Conte di non candidarsi alle elezioni suppletive per la Camera nel collegio di Roma centro.
“Il nostro Parlamento purtroppo è frantumato e a tutti, alla sinistra come alla destra, per vincere serve allearsi”, aggiunge l’ex capogruppo Pd al Senato sottolineando l’inevitabile necessità della collaborazione con il M5s.
“Questo vale per il Pd così come vale per Calenda e Renzi, a meno che loro non vogliano fare solo testimonianza politica. In questa legislatura senza il M5S non sarebbe stato possibile fare alcun un governo “Non sarebbe leale non considerare che oggi i 5 Stelle sono diventati europeisti e atlantisti. Quindi Letta, che con intelligenza politica cerca di costruire larghe alleanze, ha ragione. Poi se qualche partito rifiuta l’intesa e vuole andare al voto da solo o con la destra, bisognerà prenderne atto”, conclude Zanda.