Mattarella commosso: "E' il mio ultimo saluto agli Ambasciatori e alle Ambasciatrici italiane"
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Mattarella commosso: "E' il mio ultimo saluto agli Ambasciatori e alle Ambasciatrici italiane"

Oggi e domani alla Farnesina la XIV Conferenza degli Ambasciatori e delle Ambasciatrici d'Italia nel mondo. Di Maio: 'Italia difende diritti, come in casi Regeni e Zaki'

Mattarella commosso: "E' il mio ultimo saluto agli Ambasciatori e alle Ambasciatrici italiane"
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20 Dicembre 2021 - 11.53


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L’ultimo saluto di Mattarella agli Ambasciatori e alle Ambasciatrici d’Italia nel mondo, sarà tra oggi e domani alla Farnesina alla XIV Conferenza per la comunità degli ambasciatori.

“Nel volgere lo sguardo nei 7 anni passati non posso che rilevare come l’attività internazione non sarebbe stata possibile senza il ministero degli Esteri, senza disponibilità, sostegno e indicazioni. Grazie a voi la Repubblica continua nell’opera di testimonianza dei valori della pace”: così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla XIV Conferenza degli Ambasciatori e delle Ambasciatrici d’Italia nel mondo.

“Il baricentro politico sembra spostarsi dall’Atlantico al Pacifico, l’Europa e l’Africa dovranno interrogarsi sul loro futuro: non bisogna rassegnarsi al fatto che il nuovo secolo sia segnato dalla marginalizzazione dell’Unione europea”, ha detto ancora Mattarella. “L’integrazione europea consenta di prendere decisioni in modo da avere scelte di effettiva sovranità”.

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio (C), durante la foto di gruppo in occasione della XIV Conferenza degli Ambasciatori e delle Ambasciatrici d’Italia, Roma, 20 dicembre 2021. ANSA/ALESSANDRO DI MEO

“Usa e Ue si troveranno sempre fianco a fianco, e ora che gli Stati Uniti spostano il loro baricentro verso il Pacifico si impone una responsabilità sempre più diretta dell’Europa – ha aggiunto Mattarella -. La Ue è chiamata a avere un ruolo più rilevante nella strategia della Nato. Sono convinto che la Ue saprà essere efficace nel perseguire questo obiettivo. La pandemia ha posto in luce la vitalità e il valore aggiunto della Ue, e messo a frutto comune le risorse e con next generation l’Ue è riuscita a costruire un’articolata risposta agli effetti devastanti della pandemia”.

“E’ nostro interesse promuovere un multilaterrismo efficace su tanti temi, dalle migrazioni alla rivoluzione digitale tutte questioni che se affrontate da soli ci condannerebbero alla irrilevanza”, ha detto poi il capo dello Stato.

“Con il lancio di “Next Generation” l’Europa è riuscita a costruire un’articolata risposta ai devastanti effetti economici e sociali della crisi. Un’azione comune, frutto di una scelta lucida, che nasce dalla consapevolezza che i destini e gli interessi degli europei sono strettamente intrecciati tra loro”, ha detto il presidente Sergio Mattarella.

“Consentitemi infine, in questa ultima occasione in cui posso rivolgermi alla vostra comunità, di esprimervi fervidi auguri per il Natale, per il Nuovo Anno e per il futuro. A tutti Voi e alle Vostre famiglie”, ha poi aggiunto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella chiudendo il suo discorso alla XIV Conferenza degli Ambasciatori e delle Ambasciatrici d’Italia nel mondo.

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“La diffusione del virus ha ricordato a tutti che oggi ci troviamo di fronte ad uno scenario globale segnato da tratti sempre più incerti, inattesi e imprevedibili. Per questo l’azione degli Ambasciatori e delle Ambasciatrici è così importante. Oggi più che mai”, ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio nel suo intervento alla XIV Conferenza degli Ambasciatori e delle Ambasciatrici alla Farnesina.

“La diffusione del virus – ha sottolineato il ministro – ha ricordato a tutti che oggi ci troviamo di fronte ad uno scenario globale segnato da tratti sempre più incerti, inattesi e imprevedibili. Le relazioni internazionali non sono più soltanto una ‘scacchiera’ statica dove gli Stati sovrani cooperano o si confrontano protetti dai loro confini. Il mondo di oggi è anche – e forse soprattutto – una rete di connessioni e interdipendenze dinamiche: un insieme di opportunità importanti, ma anche di sfide complesse. Un mondo dove è divenuto fondamentale saper gestire i tanti flussi che lo attraversano: flussi di persone, merci, dati e informazioni, capitali e tecnologie”.

“Per navigare in questo scenario in rapida evoluzione – ha detto Di Maio – la diplomazia resta uno strumento essenziale. Serve infatti una politica estera in grado di interpretare e anticipare i cambiamenti, di coniugare analisi politica e promozione economica. Serve una diplomazia che abbia profondità strategica, senso delle priorità e una visione realistica del ruolo internazionale dell’Italia. Servono strumenti innovativi e risorse adeguate per una Farnesina chiamata ad agire con rapidità, efficacia e lungimiranza a tutela dell’interesse nazionale del Paese. Per questo l’azione degli Ambasciatori e delle Ambasciatrici è così importante. Oggi più che mai”.

“La collocazione geopolitica dell’Italia, la sua vocazione all’export e la sua natura di società aperta ci spingono tradizionalmente al dialogo, alla cooperazione internazionale, alla mediazione e al multilateralismo”, ha aggiunto il ministro Di Maio. “Si tratta di un approccio prezioso, la cui validità è stata confermata dalle lezioni apprese con la pandemia e che abbiamo messo al centro della nostra Presidenza del G20”, ha sottolineato il ministro.

L’ancoraggio all’Occidente è uno dei “punti fermi” da cui l’Italia deve partire “per maturare una nuova consapevolezza strategica, sullo sfondo di un ordine globale in cui convivono cooperazione, competizione e confronto”. “In un tempo in cui si parla con troppa superficialità di declino dell’Occidente, non dobbiamo smettere di lavorare per mantenere salda la nostra appartenenza alla comunità euro-atlantica e ai valori che essa custodisce. Democrazia liberale, diritti e libertà fondamentali dell’individuo sono valori e principi che condividiamo con i partner dell’Unione Europea, della NATO e del G7, che decliniamo nella nostra azione quotidiana alle Nazioni Unite, all’OSCE e negli altri fora multilaterali cui partecipiamo”, aggiunge Di Maio.

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“Lo abbiamo ribadito, da ultimo, attraverso la firma del Trattato del Quirinale con la Francia. Vogliamo che questo Trattato contribuisca al rafforzamento del progetto europeo e dei suoi valori. Sviluppare i rapporti bilaterali con la Francia, la Germania e la Spagna e gli altri partner europei sarà particolarmente importante, soprattutto in un anno, il 2022, in cui è previsto concludersi il percorso della Conferenza sul Futuro dell’Europa e in cui l’Unione Europea affronterà temi cruciali per i nostri interessi nazionali: Unione sanitaria, transizioni verde e digitale, riforma del Patto di Stabilità, difesa comune e autonomia strategica aperta, gestione dei flussi migratori, allargamento e revisione dei meccanismi decisionali delle istituzioni europee”, sottolinea il ministro.

“Desidero qui rivolgere un pensiero a quanti hanno contribuito all’amicizia tra l’Italia e questi Paesi, Africa e America Latina, anche al costo del più alto sacrificio, come testimoniato dall’esempio dell’Ambasciatore Luca Attanasio – al quale verrà più tardi intitolata una sala della Farnesina -, del Carabiniere Vittorio Iacovacci e dell’autista Mustapha Milambo”, ha poi detto il ministro degli Esteri annunciando la decisione di conferire ad Attanasio, ucciso in un agguato in Congo lo scorso febbraio, il titolo onorifico di Ambasciatore di grado.

L’Italia crede “nella centralità della persona e dei suoi diritti fondamentali”, “un cardine della nostra azione di politica estera”; “ne è un esempio l’azione costante che portiamo avanti al fine di ottenere verità e giustizia sulla barbara uccisione di Giulio Regeni. Ne è un altro esempio l’impegno discreto ma determinato che abbiamo messo in campo sul caso Zaki, ottenendo con la sua scarcerazione un primo risultato, a testimonianza dell’importanza della presenza del corpo diplomatico italiano a Il Cairo al massimo livello”.

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“Voglio rivolgere un sentito ringraziamento al Presidente Sergio Mattarella per il suo straordinario contributo alla nostra azione di politica estera”, ha detto Di Maio nel suo intervento. “Dalle importanti visite che ha compiuto all’estero ai numerosi Capi di Stato che ha accolto a Roma: ogni suo incontro e contatto ha dato lustro, prestigio e autorevolezza all’Italia – ha sottolineato Di Maio – La ringrazio, a nome della Farnesina e mio personale, per questo impagabile sostegno”.

Poi ancora: “È ancora più urgente continuare a richiamare con forza gli attori libici a un impegno costruttivo per definire quanto prima un orizzonte chiaro per il processo elettorale, che deve essere libero, equo, inclusivo e credibile”. Di Maio ha ricordato che, “nonostante il nostro incessante lavoro insieme ai partner internazionali, le prospettive permangono incerte, come la questione della scadenza elettorale fissata al 24 dicembre”, e ci sono “crescenti tensioni sul terreno”, che allontanano “il ritiro di mercenari e combattenti stranieri”.

“Quando parliamo dell’evoluzione delle risposte a minacce globali la risposta è scontata: più diplomazia, più Farnesina”, ha detto il segretario generale della Farnesina Ettore Sequi aprendo la Conferenza degli Ambasciatori. Cambiamento climatico, cyber-minacce, sviluppo sostenibile, sono alcune delle sfide che la diplomazia è chiamata ad affrontare, “innovandosi per essere al passo con i tempi che corrono veloci”. E la diplomazia deve anche “rendere servizi per cittadini efficaci accessibili e innovativi, con una comunicazione semplice e rigorosa”, ha aggiunto Sequi. Il segretario generale ha citato due recenti riforme che hanno accresciuto e rafforzato il ruolo della Farnesina, la diplomazia pubblica e l’acquisizione delle competenze del commercio estero, guidata dal ministro Luigi Di Maio, che ha portato a “eccellenti risultati nell’export”.

Sequi ha sottolineato che la “testimonianza degli ambasciatori acquisisce un significato superiore, ossia spiegare l’Italia e gli italiani all’estero, rinnovando l’onore di poterli rappresentare nel mondo”. Un contributo rafforzato da una Farnesina “sempre più raffigurata al femminile” e dai giovani diplomatici, come Luca Attanasio e Tommaso Claudi, “ed i tanti Luca e Tommaso che lavorano nelle sedi all’estero”.

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