In questo periodo non si fa altro che ipotizzare su chi prenderà il posto da Capo di Stato ail Quirinale dopo Sergio Mattarella. Il nome di Berlusconi è quello fatto dalla destra, ma il leader del M5s Giuseppe Conte ha chiuso a questa ipotesi affermando: “Su di lui non sono stato dritto ma drittissimo, non avrà i nostri voti”. La precisazione arriva dopo le polemiche suscitate da alcune sue dichiarazioni precedenti. L’ex premier aveva infatti detto sul presidente di Forza Italia che “ha fatto anche molte cose buone nelle istituzioni”.
“Non è nel nostro Dna”
In realtà dopo averlo affermato, su La7, aveva però subito chiarito che Berlusconi “per il suo conflitto di interessi non è nel Dna del M5s”. Successivamente quindi, il presidente dei pentastellati ha scandito: “Se il candidato fosse Silvio Berlusconi non avrà i voti del Movimento. Più chiaro di così… Il candidato ideale per noi è una personalità di grande rilievo morale, quindi mi sembra evidente” che non possa essere lui.
“Draghi al Colle? Forse duplicandolo…”
Sull’ipotesi di una candidatura dell’attuale premier al Colle poi, il leader M5s ha replicato: “Mario Draghi? Se potessimo duplicarlo risolveremmo il problema”. E ancora: “Non mi faccia interpretare la sua posizione, non so neppure che intenzione abbia, ma di certo candidarsi al Quirinale è improprio e perciò non vedo come un’autocandidatura il fatto che tace”.
Voto anticipato, “non ha senso”
Conte ha poi chiarito la sua posizione sull’eventualità di andare alle urne prima della scadenza naturale e ha detto: “Sicuramente la tentazione di vedere un sondaggio favorevole potrebbe spingere al voto, ma condivido la posizione di Di Maio: in questo momento ragionare di voto anticipato non ha senso”.
Argomenti: giuseppe conte silvio berlusconi