L’incontro che si è tenuto ieri tra il Premier, Mario Draghi, e la parte sindacale riuniti a Palazzo Chigi per discutere del capitolo pensioni è stato breve e conciso.
A quanto pare il governo è pronto ad avviare un “cantiere” per discutere di riforma delle pensioni, purché non sia messa “a repentaglio” la sostenibilità del sistema nel medio e nel lungo periodo e all’interno del contesto europeo.
Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, è tornato a incontrare i sindacati a palazzo Chigi pochi giorni dopo lo sciopero generale proclamato da Cgil e Uil e apre alla richiesta dei rappresentanti dei lavoratori su una modifica della legge Fornero. Purché, chiarisce il premier, non sia messa a rischio la sostenibilità del sistema.
Già nelle prossime ore, fanno sapere i sindacati, il governo invierà il calendario delle convocazioni per le trattative: il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Roberto Garofoli e il consigliere economico Marco Leonardi si occuperanno della parte tecnica, mentre i ministri dell’Economia Daniele Franco, del Lavoro Andrea Orlando e della Pa Renato Brunetta avranno la responsabilità del coordinamento politico.
Costruire un metodo di consultazione su più ambiti è stato il primo punto al centro dell’incontro di lunedì pomeriggio a Palazzo Chigi di Draghi con i segretari generali di Cgil, Cisl e UIL, fa sapere palazzo Chigi. Tre sono i temi sui quali si focalizzerà questo percorso: flessibilità in uscita, pensioni complementari e precarietà giovanile.
“Avvieremo subito un programma operativo”, dice il premier a Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri. “Possiamo lavorare su qualsiasi modifica – è la posizione di Draghi – purchè non sia messa a repentaglio la sostenibilità nel medio e lungo periodo e all’interno del contesto europeo”.
Oggi “siamo di fronte a una dichiarazione ufficiale sulla disponibilità del Governo a fare una discussione sulla riforma della legge Fornero, cosa che non era mai avvenuta in questi anni”, dice il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini al termine dell’incontro. Tuttavia, aggiunge Landini, il metodo della trattativa sulla riforma previdenziale deve essere diverso da quello seguito dal governo per la riforma fiscale.
“Il confronto deve introdurre un metodo diverso, non come per il fisco quando ci hanno ascoltato, hanno trovato una mediazione nella maggioranza e ci hanno comunicato la decisione”. Il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, dà un “giudizio positivo” sull’incontro con il governo.
“Finalmente – ha detto Sbarra al termine della riunione – apriamo il cantiere della riforma per arrivare alla revisione della legge Fornero nella prospettiva di rendere il sistema più flessibile, più equo, più sostenibile: “oggi abbiamo stabilito le grandi priorità su cui dovrà articolarsi la trattativa. Per noi biosgna discutere di pensioni di garanzia per giovani e donne, di flessbilità in uscita, di come rendere l’Ape sociale strutturale per venire incontro al lavoro gravoso e usurante e di come incentiviamo l’adesione alla previdenza complementare. Abbiamo riaffermato – ha concluso Sbarra – che la previdenza non può essere considerato un costo economico per il bilancio dello Stato perchè c’è un tema di sostenibilità sociale”.
“Si è deciso di aprire finalmente un cantiere per discutere della riforma della legge Fornero”, conclude il segretario della Uil, Pierpaolo Bombardieri. “Abbiamo concordato un metodo e un calendario di incontri che ci sarà comunicato domani”.
“Con i sindacati abbiamo avuto un confronto costruttivo sulla riforma delle pensioni – scrive in un post il ministro del Lavoro Andrea Orlando – è l’inizio di un percorso attraverso il dialogo che continua, come ho sempre auspicato, e che può contribuire a far fare passi avanti per i diritti di lavoratrici e lavoratori”, conclude.