L'Italia attende i dati sulla presenza della variante Omicron. Domani Draghi annuncerà le nuove eventuali misure
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L'Italia attende i dati sulla presenza della variante Omicron. Domani Draghi annuncerà le nuove eventuali misure

Il premier in vista della cabina di regia che domani, 23 dicembre, deciderà le eventuali misure e restrizioni da adottare per arginare i contagi e la variante Omicron

L'Italia attende i dati sulla presenza della variante Omicron. Domani Draghi annuncerà le nuove eventuali misure
Covid, gente in Italia durante le feste di Natale
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22 Dicembre 2021 - 09.39


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Mario Draghi, in vista della cabina di regia che domani, 23 dicembre, deciderà le eventuali misure e restrizioni da adottare per arginare i contagi e la variante Omicron, ha parlato della delicata situazione che l’Italia sta vivendo a causa dell’aumento dei casi Covid.

Su questo argomento ha detto che: “L’arrivo della stagione invernale e la diffusione della variante Omicron ci obbligano alla massima cautela nella gestione dei prossimi mesi”.

L’Italia, secondo l’ultimo bollettino, supera i 30mila contagi quotidiani. Oggi l’emergenza coronavirus, a pochi giorni da Natale, sarà sicuramente tra i temi che il premier affronterà nella tradizionale conferenza stampa di fine anno, in programma alle 10.30.

Le decisioni verranno adottate sulla base dei dati che vengono raccolte con la ‘flash survey’. L’obiettivo è definire una mappa più accurata sulla diffusione della variante nel nostro paese. “Entro il 23 mattina i risultati della ‘flash survey’ con una foto aggiornata, puntuale e recente sulla diffusione della variante Omicron”, ha detto a ‘Che giorno è’, su Rai Radio1, il professor Mauro Pistello, direttore dell’Unità di Virologia dell’Azienda ospedaliera universitaria di Pisa, vicepresidente della Società italiana di microbiologia, e tra i fondatori della rete di sequenziamento dell’Istituto superiore di sanità (Iss).

“Inizialmente, la scadenza per presentare questi dati era il 29 dicembre – ha spiegato- ma proprio a seguito del Consiglio dei ministri che si riunirà, ci è stato chiesto di fare uno sforzo, di dare una parziale caratterizzazione entro il 23 prima mattina in modo da avere una foto quanto più aggiornata, puntale e recente possibile sulla diffusione di questa variante”.

Il periodo di Natale e Capodanno sembra destinato a produrre cambiamenti di colore per diverse regioni. il Veneto, attualmente zona gialla, potrebbe scivolare in zona arancione all’inizio del nuovo anno, secondo lo scenario che delinea il governatore Luca Zaia. “Il nostro modello dice che almeno fino alla prima settimana di gennaio saremo in crescita” con i contagi “e ci avviciniamo alla zona arancione. Questo continuerà a permetterci di vivere quasi normalmente perché siamo vaccinati. Per chi non lo fosse, però, significa chiusura dei confini comunali e di molte attività”, dice facendo riferimento alle limitazioni che scatteranno per chi non è in possesso del Super green pass.

La Lombardia spera di conservare la zona bianca, come dice il governatore Attilio Fontana. “I dati dicono che il numero dei contagi sta crescendo, ma che non sta crescendo in egual misura il numero dei ricoveri sia in terapia intensiva che ordinari. Evidentemente la vaccinazione ha contribuito in maniera sostanziale ad abbassare la gravità delle infezioni”, spiega. “Potremmo rimanere in bianco, ma è chiaro che dovremo mettere in atto una serie di attenzioni maggiori, quindi la mascherina dovremo tenerla sempre negli assembramenti, sempre al chiuso, mantenere un certo distanziamento e non lasciarci andare a baci e abbracci eccessivi, dovremo stare molto più attenti. Poi aspetteremo se il governo giovedì prenderà ulteriori provvedimenti o meno”, conclude Fontana.

Per il Lazo, che dal 23 indosserà la mascherina all’aperto, si profila un Capodanno in zona gialla. “Rispetto a un anno fa la pressione sulla rete ospedaliera è molto, molto inferiore. Detto questo, siamo ancora in una situazione di zona bianca, ma con una evoluzione che probabilmente ci porterà ad un cambio colore verso il Capodanno”, ha detto recentemente l’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato. Gli fa eco dalla Campania il governatore Vincenzo De Luca: “Invito a stare attenti perché la variante Omicron sta esplodendo. Rispetto ai dati che abbiamo della sanità campana noi dovremmo stare già in zona arancione, non in zona gialla”.

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