Anche lui – come Tajani – minaccia gli italiani con una candidatura improponibile, quella di Silvio Berlusconi, altrimenti detto l’utilizzatore finale.
La candidatura di Silvio Berlusconi al Quirinale “è sicuramente condivisa da tutti quelli che ieri erano attorno al tavolo. Poi ci siamo anche detti, con grande realismo, che aspettiamo di capire come va il Covid, che cosa succederà di qui al 10 gennaio, quando si inizierà a votare, quali saranno le mosse degli altri partiti e degli altri protagonisti della vicenda, per capire quale sia la strategia migliore da adottare e quali condizioni ci saranno al momento”.
Lo ha detto, a proposito della riunione di ieri dei vertici del centrodestra, il presidente della Liguria Giovanni Toti in un’intervista al Secolo XIX .
L’incontro “è stato interlocutorio – ha spiegato Toti -. Abbiamo detto che il centrodestra ha una forza se va unito e che, quindi, bisogna preservare l’unità della coalizione anche in questo che è un momento complesso, perché un pezzo del centrodestra è al governo e un pezzo all’opposizione. Senza sottovalutare ovviamente le difficoltà che ci sono, cercheremo, quindi, in tutti i modi di preservare l’unità della coalizione”.
Unità da preservare, ha concluso Toti, “soprattutto per l’elezione del presidente della Repubblica, poi di conseguenza per quello che succederà, a seconda di chi sarà eletto”.
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