Natale esigente e da non sprecare con timori eccessivi e mancanza di equilibrio
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Natale esigente e da non sprecare con timori eccessivi e mancanza di equilibrio

Continua sarabanda intorno al Quirinale e alla teorica disponibilità di Draghi a diventare successore di Mattarella mentre...

Natale esigente e da non sprecare con timori eccessivi e mancanza di equilibrio
Sergio Mattarella
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Nuccio Fava Modifica articolo

25 Dicembre 2021 - 16.45


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Sono tempi davvero severi e difficili, neppure immaginati prima . Da controllare però con intelligenza e freddezza senza sottovalutare rischi e pericoli anche gravi fino a riguardare i più piccoli addirittura possibili portatori inconsapevoli e incolpevoli della diffusione del virus non solo all’interno delle famiglie e degli stessi ambienti frequentati in tempi normali per le attività sportive o di gioco.

Tuttavia sarebbe un grave errore sottovalutare l’importanza ed il valore della scelta di intensificare al massimo l’utilizzo del vaccino che esperti e governo hanno impostato con tempestività potendo contare sul chiaro sostegno, davvero generoso di esperti competenti e affidabili e della convinta adesione della stragrande maggioranza di cittadini. Non andrebbe dunque sottovalutata la possibilità di fronteggiare l’emergenza in atto e naturalmente rischi e pericoli che impongono atteggiamenti di cautela e serietà. Ciò nonostante va parimenti compresa la preoccupazione diffusa, soprattutto il timore per una situazione in continuo mutamento e quasi difficile se non impossibile da governare.

Purtroppo resta la difficoltà di una corretta comparazione tra la situazione del Natale dello scorso anno e la condizione attuale anche se la velocità ed il ritmo con cui la nuova fase si diffonde in tutto il territorio nazionale può dare l’impressione che la crisi sfugga di mano e che le prese di posizione di esperti autorevoli, dello stesso ministro della salute Speranza e soprattutto dello stesso presidente Draghi in occasione della conferenza stampa di fine anno, non siano stati sufficienti a rasserenare.

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Singolarmente l’atmosfera natalizia può giocare negativamente. Sia perché siamo tutti legati giustamente ad un ricordo del Natale come occasione di serenità e di buoni sentimenti, di ricordi sin dall’infanzia di doni, di sorprese e di giochi con amici e parenti accompagnati da prelibati dolci e torroni. Si aggiunga il desiderio della neve e delle vacanze in montagna che fanno parte dell’esperienza di molti, non soli dei più giovani ma come esperienza desiderata e desiderabile di svago sano atteso e fortemente desiderato. Tutto questo è reso più difficile o ritenuto rischioso o addirittura non praticabile nelle attuali condizioni. La sensazione  può essere avvertita come una perdita ingiusta e non recuperabile.

Mentre forse non andrebbero dimenticati i tanti lutti e il dolore che ancora li accompagna, le convalescenze non ancora ultimate, le paure delle ricadute e le grandi energie investite in ogni regione e città da personale sanitario, militare e civile per offrire sicurezza e controlli adeguati.

Contestualmente tra l’altro prosegue la continua sarabanda intorno al Quirinale e alla teorica disponibilità di Draghi a diventare successore di Mattarella mentre con qualche sorpresa e molte baruffe si giunge finalmente all’approvazione della manovra economica in Senato. Il passaggio successivo sarà l’approvazione definitiva alla Camera con la ripetizione, anche questa volta della chiusura del cerchio della manovra quasi sempre col fiato alla gola di Natale e Capodanno.

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Resta in compenso il segno del saluto e dell’augurio dell’uomo bianco, venuto dall’Argentina che si ricorda sotto la pioggia come la notte del venerdì santo che il Salvatore non abbandona nessuno e ricorda a tutti che si può fare del bene e considerare l’altro sempre come fratello

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