Il Popolo Viola torna in piazza: l’organizzazione nata nel 2009 in chiave anti-berlusconiana si riunirà il gennaio alle 17 in Piazza Sant’Apostoli a Roma per “ricordare ai e alle parlamentari e grandi elettori e elettrici che saranno chiamati dal presidente Fico a esprimere il proprio voto, che hanno una enorme responsabilità nelle loro mani: impedire che il nome più divisivo, più equivoco insomma più inopportuno, venga indicato come rappresentante della nostra istituzione più importante”.
Il Popolo Viola sottolinea come, “fatte alcune rare eccezioni, tra i mass-media italiani pochissimi sembrano considerare il fatto che esista una ineleggibilità morale e sociale del pregiudicato Silvio Berlusconi, al di là delle norme scritte, per ricoprire la carica di presidente della Repubblica”.
Il Presidente della Repubblica, ricordano gli organizzatori, “deve rappresentare tutti noi cittadini italiani e non si può confondere il Quirinale con il Bunga Bunga”. Nei giorni scorsi Gianfranco Mascia, tra i primi antiberlusconiani d’Italia e tra i fondatori del Popolo Viola, aveva minacciato di emigrare qualora Berlusconi dovesse diventare presidente della Repubblica.
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