Lui è stato un fedelissimo di Renzi ma poi ha scelto di rimanere nel Pd anche se politicamente non è diverso di una sola virgola dall’ex rottamatore.
E ora coglie la palla al balzo della polemica sorta con D’Alema per indicare un congresso nel quale i renziani (ex renziani) sperano di poter tornare alla guida del partito.
“D’Alema rientra nel Pd e parla di malattie? Lui è un esperto, avendone vissute e provocate molte fin dai tempi del Pci- Pds. Il Pd deve essere più ambizioso. La legislatura volge al termine. Ci sono le condizioni per un congresso costituente, dopo l’elezione del Capo dello Stato? Io penso di sì”.
Così il senatore Dem Andrea Marcucci sui social.
”Ripensare il partito, modificare gli assetti organizzativi rendendoli più agili -continua- rileggere e attualizzare il discorso del Lingotto, allargare il perimetro a una nuova classe dirigente moderata e riformista, impedire ritorni al passato. Sono tutti obiettivi che un grande partito può e deve darsi, al di là del ritorno più o meno gradito di uno sparuto gruppo di dirigenti”.
Il problema è: il ritorno alla passato è Bersani o è Renzi?