Matteo Salvini fa sembrare Mister Bean un dilettante
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Matteo Salvini fa sembrare Mister Bean un dilettante

Non sapendo cosa fare il capo della Lega parte dunque a passo di carica come Aquilante, il destriero di Brancaleone, portando in sella Berlusconi.

Matteo Salvini fa sembrare Mister Bean un dilettante
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David Grieco Modifica articolo

13 Gennaio 2022 - 16.30


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Che Matteo Salvini non ne indovini una è ormai un fatto assodato. Ma la sua costanza è ammirevole. E nel suo caso non è vero, come si usa dire, che a tutto c’è un limite.

Ai tempi del Conte 1, quando Salvini era Ministro degli Interni di un governo dal sostegno parlamentare a dir poco massiccio, il divoratore di merendine si accanì contro i migranti trascurando tutti i problemi veri del paese e quando venne l’estate finì per fare naufragio al Papeete tra chiappe al vento e mojitos.

Poi, ritrovatosi all’opposizione nel Conte 2, Salvini cominciò a combattere tutti coloro che combattevano il Covid dicendo una settimana sì e l’altra pure che bisognava riaprire tutto e che era oltremodo urgente tornare “a lavura’” (gli altri, lui ovviamente manco a parlarne), Covid o non Covid. Ma ad un tratto, preso atto del Covid, Matteo Salvini cominciò a lodare l’operato della Regione Lombardia e degli ormai celebri Fontana & Gallera che la fecero diventare la Caporetto del Covid in Europa, con il triplo dei morti di Caporetto stessa.

Infine, con l’avvento di Mario Draghi, dopo aver incassato in silenzio un lungo e pubblico cazziatone del collega Giorgetti dietro la vetrina del famoso Caffè Giolitti di Roma, Salvini è entrato in un governo dove non voleva entrare e in seguito non ha più smesso di dire che non ci voleva stare. Detto questo, questo governo come sappiamo non ha mai ascoltato le sue proposte sempre bizzarre, ed è andato avanti spedito facendoci diventare il paese più vaccinato d’Europa.

Ora, non sapendo più dove andare a sbattere il muso, che si inventa Matteo Salvini? Annuncia con tronfia determinazione che il candidato del centrodestra alla Presidenza della Repubblica è nientemeno che Silvio Berlusconi. Bum! Salvini ancora una volta ci mette orgogliosamente la faccia, prima della Meloni (chissà se lo farà) e prima di Berlusconi stesso.

In un momento in cui più di mezza Italia, da Nord a Sud, ha detto e ridetto, scritto e riscritto con palese indignazione che la candidatura del pregiudicato Silvio Berlusconi (atteso a breve in tribunale) sarebbe l’ultima spiaggia di un paese già spiaggiato, Salvini parte dunque a passo di carica come Aquilante, il destriero di Brancaleone, portando in sella Berlusconi.

Resta da chiedersi perché. Dopo tre anni di cazzate sempre precise, clamorose e puntuali, non è facile trovare una risposta. Si dice da tempo che Giorgetti, e la Confindustria alle sue spalle, vogliano liberarsi definitivamente di Matteo Salvini. Il fatto di averlo forzato ad entrare nel governo Draghi confermerebbe da tempo questa intenzione. Tuttavia, disfarsi di Salvini non sarà facile perché il soggetto è talmente catastrofico da far impallidire Mister Bean e i danni che può provocare sono sempre difficili da calcolare.

Alle prossime elezioni, quando saranno saranno, la Lega farà bene a sostenere, per quanto sfacciato possa sembrare, di non averlo mai conosciuto.

Nel frattempo, finché dura, continuiamo a godercelo.

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