Berlusconi regala quadri e chiama personalmente tutti coloro che ritiene possano concedergli un voto per diventare presidente della Repubblica, ma non fa tutto da solo, anzi ha mandato inviati speciali in giro per l’emiciclo di Montecitorio a raccogliere altri consensi, uno tra questi è il critico d’arte Vittorio Sgarbi.
“Oggi è andata bene, ho trovato altri 5 nuovi parlamentari pronti a votare Berlusconi al Colle…”. Vittorio Sgarbi continua a fare scouting quirinalizio per conto del Cav e ad oggi, a poche ore del vertice di centrodestra a ‘Villa Grande’, confida all’Adnkronos di aver scovato 15 voti ‘certi’ oltre i 450 ‘grandi elettori della coalizione formata da Lega Fi e Fdi. Pallottoliere alla mano, il critico d’arte, autodefinitosi ‘l’acchiappa farfalle di Silvio’, dice: ”Personalmente, compresi i 5 di stamattina, ho raccolto 15 parlamentari in più e siamo partiti da più di una settimana” con quella che è stata ribattezzata l’operazione scoiattolo. “Questo significa che oggi sono più sollevato di ieri…”, dice fiducioso Sgarbi.
Resta in agguato, però, il ‘fuoco amico’. ‘Questo rischio c’è sempre”, avverte il leader di ‘Rinascimento’, ”io ho contato 12 parlamentari che non voteranno mai Berlusconi, ma non è detto che poi alla fine il ‘fuoco amico’ venga convertito. Oggi non sarà al vertice di ‘Villa Grande’, ma ci sarò moralmente…”.
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