Eppure l’accoglienza, la comprensione che la morte di Sassoli ha avuto dovrebbe far riflettere.
Nessun gesto e significato di potere, anzi un volto mite e sorridente hanno sempre caratterizzato l’esercizio severo delle responsabilità, ascolto e accoglienza, disponibilità e servizio per il bene comune per la giustizia e la solidarietà.
Anche i maggiori responsabili europei hanno espresso gratitudine ed ammirazione auspicando che il suo esempio possa proseguire. Riflettendo però sulle vicende di casa nostra e alle manovre per il Quirinale rimaniamo smarriti per l’enorme distanza. Liquidato come inevitabile il caso Berlusconi, tutto appare inesorabilmente bloccato in contrapposizioni sterili ed inconcludenti.
Eppure i dati della realtà sono inesorabili se non ci si incammina verso confusi pasticci o ingegnosi mercanteggiamenti che non porterebbero a nulla di positivo.
Bisogna piuttosto aprire una scelta per proseguire lo stile ed i comportamenti del Presidente uscente e preservare la linea di governo che pur tra tanti problemi ha dato frutti all’Italia con significativi riconoscimenti.
Operare forzature e squallide operazioni raccogliticce meramente numeriche , rappresenterebbe una ennesima pagina negativa per la politica in contrasto con gli interessi di fondo della società italiana.
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