Il ritiro della candidatura di Berlusconi è ormai diventato un caso mediatico: c’è addirittura chi, come Giovanni Toti- presidente della Liguria -, pensa davvero che il cavaliere sia una ‘vittima’ designata della destra, che lo ha voluto soltanto usare.
“Mi dispiace che tutto questo sia avvenuto sulla pelle del presidente Berlusconi che qualcuno ha cinicamente usato fino in fondo. Hanno spinto oltre il burrone qualcosa che andava fermata prima. È difficile per tutti arrivare a 505 grandi elettori”.
Lo ha affermato al “Corriere della Sera, il presidente della Liguria e cofondatore di Coraggio Italia, Giovanni Toti. E ora cosa succede? “Si chiude definitivamente la Seconda Repubblica e si avvia un nuovo ciclo. Chiunque sarà presidente della Repubblica – ha continuato Toti – farebbe bene a nominare sia Berlusconi che Prodi senatori a vita. Sarebbe una pacificazione su cui costruire la Terza Repubblica. Si deve eleggere un arbitro che non solo abbia la statura politica ma i voti parlamentari”.
Secondo Toti “è inutile fare il toto-nomi. Per noi l’elezione del capo dello Stato tiene dentro una serie di cose. In particolare, oltre alla scelta di una figura garante dell’unità del Paese, la continuità di governo e la riforma della legge elettorale. Si può essere proporzionalisti o favorevoli al maggioritario ma l’attuale sistema di voto non ha garantito né la rappresentanza né la governabilità”.
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