Di Maio contro Conte e Conte contro Di Maio: dentro M5s lo scontro è in atto e non si vede una via d’uscita.
“Se Di Maio parla di fallimento e ha delle posizioni le illustrerà perché lui era in cabina di regia e come ministro l’ho fatto partecipare”. Lo afferma il leader M5s, Giuseppe Conte, all’indomani della rielezione al Colle di Mattarella. Sul chiarimento interno richiesto dal ministro degli Esteri, l’ex premier spiega: “L’ho chiesto io ancora prima, comunque Di Maio avrà la possibilità di chiarire il suo operato e la sua agenda, se era condivisa o meno”. Tutto è nato quando lo stesso Conte aveva trovato un’intesa con Salvini e Meloni (e con l’appoggio – almeno iniziale – di Letta) per votare una donna Capo dello Stato (Elisabetta Belloni, ndr). “Posso dirlo? Eravamo ad un passo, l’avevano chiuso l’accordo”: così Conte ad alcuni passanti che lo hanno fermato per strada per chiedergli un selfie.
Conte, però, adesso deve soprattutto preoccuparsi della situazione interna al M5s. Di Maio, infatti, prima lo aveva attaccato: “E’ ora di aprire una riflessione politica interna, alcune leadership hanno fallito”. Di qui, la replica: “Luigi avrà modo di dare spiegazioni….”.
Dalla tensione con Di Maio all’intesa con Di Battista
“Stimo Di Battista, è una persona genuina: possiamo avere delle diverse opinioni politiche ma lo rispetto e lo stimo. Direi che in politica la qualità di essere una persona perbene è importante ma non è sufficiente. La politica deve esprimere delle battaglie e occorre anche tanta determinazione e coraggio”.
Così Giuseppe Conte all’uscita della sua abitazione romana, in merito alle parole di Alessandro Di Battista che ha definito “vigliacco” l’attacco al leader M5S.
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