Quirinale, Fratelli d'Italia dà il via alla rissa: "Centro-destra con la sindrome di Zelig si curi"
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Quirinale, Fratelli d'Italia dà il via alla rissa: "Centro-destra con la sindrome di Zelig si curi"

Dopo la sconfitta per l'elezione del presidente della Repubblica l'estrema destra comincia l'azione di logoramento di Lega e Forza Italia"

Quirinale, Fratelli d'Italia dà il via alla rissa: "Centro-destra con la sindrome di Zelig si curi"
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30 Gennaio 2022 - 09.59


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Giorgia Meloni e soci – dopo la clamorosa sconfitta – ora usano il Quirinale per tentare di dare spallate a destra e rodere consensi a Salvini nel derby a chi urla di più e a chi la dice più grossa e reazionaria.

.”La rielezione di Mattarella dimostra che, come indicato anche da Ceccanti, il centrosinistra ha portato avanti un’operazione per salvare il governo con un Capo dello Stato gradito. Ricordiamo che il presidente Mattarella, sicuramente autorevole, è un ex deputato del Partito Democratico.

Il centrodestra ha seguito abboccando alla tenuta del governo, praticamente con la sindrome di Zelig. Il centrodestra si curi e venga rifondato su nuove basi. Il governo dei sedicenti ‘migliori’ abusa della decretazione d’urgenza con assurde limitazioni delle libertà personali con 37 fiducie poste in un anno di governo”.

 Così il deputato responsabile Cultura di Fratelli d’Italia, Federico Mollicone nel corso di Omnibus.

“Il presidenzialismo, con una legge elettorale maggioritaria, consentirebbe agli italiani di sapere un minuto dopo le elezioni chi governa l’Italia e come la governerà. In parlamento esiste una specifica proposta di legge a prima firma Meloni che va in questo senso. Il presidenzialismo, collante dell’Unità nazionale, consentirebbe all’Italia anche di discutere serenamente anche dell’articolazione dei poteri decentrati, di autonomie regionali, di competenze e di trasferimenti di risorse, senza che si possano temere spinte centrifughe. In altri termini il presidenzialismo, con la sua garanzia dell’indissolubilità dell’unità nazionale, consentirebbe anche di aprire ad avanzati esperimenti di autonomia”, conclude Mollicone.

Leggi anche:  Giorgia Meloni, gli studenti e la criminalizzazione del dissenso
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