Gianfranco Rotondi dice no a qualsiasi manovra che coinvolga i moderati di centrodestra e non solo: a cominciare dal progetto di un’alleanza Toti-Renzi: “”Ne abbiamo fatte dieci negli anni di federazioni e roba del genere e la cifra elettorale è sempre stata preceduta da uno zero e da una virgola”, taglia corto il deputato di Forza Italia, uno dei vicecapogruppo di Paolo Barelli alla Camera.
”Alla larga da queste operazioni di centro di cui parlano i giornalisti in Transatlantico – avverte – Se si vuoi mantenere una rappresentatività, devi rapportarti alle cose che esistono nel Paese e non a quelle di cui parlano i cronisti di Palazzo…”
”Occorre lavorare alla costruzione del partito di massa, che vincerà le prossime elezioni”, replica. Sì, ma con chi? ”Se lo sapessi, ma ora è presto, si vedrà e capirà quando le elezioni politiche saranno più vicine”, ribatte Rotondi che insiste: ”C’è bisogno di una forza di massa, anche una lista, se non un partito di massa, che rappresenti l’opinione prevalente del Paese, parta dal 30% per arrivare preferibilmente al 51%…”.
In ogni caso, assicura, non si può fare a meno del Cav: ”Berlusconi è il fuoriclasse e anche nella costruzione di una novità epocale lui apparirà sempre come il più nuovo”. Consigli a Salvini? ”Non sono così autorevole per dargli consigli”, risponde Rotondi per poi aggiungere: ”So solo che porterò il mio granello di sabbia alla costruzione di quello che Aznar chiamava la nuova maggioranza, quando vinse le elezioni spagnole grazie allo slogan: ‘ Votate la nuova mayoría…”.
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