Ospite a Un Giorno da Pecora su Rai Radio 1, il leader della Lega Matteo Salvini sta continuando con la sua linea di vittimismo, non più solo nei confronti della sinistra, ma anche della destra, specie della alleata-avversaria Giorgia Meloni: “Ho cercato di fare un gioco di squadra sul centrodestra” ha detto Salvini, che continua “Meloni non mi ha sentito? Io sarei a casa col Covid, la richiamerò sicuramente nonostante la sequela di insulti che ha riversato sul mondo, in molti non hanno avuto parole carine per me, io non sono permaloso”.
Riguardo il suo tentativo di ritagliarsi il ruolo di kingmaker per il Quirinale, Salvini ritorna sul pranzo con Sabino Cassese (che aveva inizialmente smentito): “Il passato di verdura da Cassese mi è piaciuto molto. È stato un pranzo gradevole, con un confronto interessante perché persona di assoluto valore… Però non andava bene neanche Cassese. Lui aveva detto di no? Quello che ci siamo detti rimane tra noi”.
“Casini? Non l’avrei votato. Belloni? Me l’anno proposta Conte e Letta, è un nome che non mi era venuto in mente, mi è sembrata un’ottima idea prima che quelli che me l’avevano proposta togliessero il nome” ha aggiunto.
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