Renzi sull'inchiesta che riguarda la fondazione Open: "Non si molla di un centimetro"
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Renzi sull'inchiesta che riguarda la fondazione Open: "Non si molla di un centimetro"

Il leader Iv è tornato a fare considerazioni sull'esecutivo: "Il Governo Draghi ha compiuto un anno. Prima o poi, anche i critici riconosceranno che la svolta Conte-Draghi ha salvato il Paese"

Renzi sull'inchiesta che riguarda la fondazione Open: "Non si molla di un centimetro"
Matteo Renzi
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14 Febbraio 2022 - 11.14


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Matteo Renzi nella sua E-News, ha parlato dell’indagine sulla Fondazione Open: “Non si molla di un centimetro. Riusciremo a dimostrare che la legge deve essere uguale per tutti, anche per i Pm fiorentini. Ma sul resto ci diamo appuntamento in Aula con il mio intervento sul conflitto di attribuzione tra fine febbraio e inizio marzo. E continuiamo a lavorare sulle priorità del Paese”.

Poi le considerazioni sull’esecutivo: “Il Governo Draghi ha compiuto un anno. Prima o poi, anche i critici riconosceranno che la svolta Conte-Draghi ha salvato il Paese. E dire che a noi è costato tantissimo in termini umani prima ancora che politici: chi va contro la corrente deve essere particolarmente forte e motivato. Se vi fossero tra noi, ancora, inconsolabili nostalgici del Governo Conte vorrei mostrare loro i dati sulle frodi che sono state permesse da leggi scritte malissimo come quelle del Governo Conte (110% ma anche bonus facciate). Secondo l’Agenzia delle Entrate, aver scritto male le norme ha prodotto frodi per oltre 4 miliardi di euro. Avete letto bene: oltre 4 miliardi di euro. Una cifra enorme”, scrive il leader di Iv.

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“L’onestà in politica non sta soltanto nella fedina penale pulita ma anche nella capacità di scrivere leggi giuste. Per un politico la prima forma di onestà è la competenza. Il Governo Conte non è stato il governo della competenza, purtroppo: averlo mandato a casa resterà per sempre un grande merito di Italia Viva e di chi ci ha creduto, contro corrente e contro tutti”, continua l’ex premier.

“Il 26 febbraio, a Roma, l’Assemblea di Italia Viva entrerà nel merito dei principali dossier del Paese. A cominciare da quello geopolitico – vista la terribile situazione in Ucraina – e quello energetico, dove finalmente si riconosce che sul Tap ma anche sullo Sblocca Italia avevamo ragione noi. Trovo imbarazzante il voltafaccia di chi definiva il Tap criminale o ci attaccava sulle trivelle e adesso ci spiega che ha cambiato idea senza neanche chiedere scusa”, afferma Renzi.

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