Meloni e Salvini sono ai ferri corti e c’è in atto un derby tra reazionari tra chi la spara più grossa. E la capa di Fratelli d’Italia rinfaccia al leghista le ‘concessioni’ alle misure anti-covid che non piacciono alla galassia negazionista e no-vax da cui la destra pesca i voti.
“Non è un tema di banali incomprensioni – ha dichiarato la leader di Fratelli d’Italia Giorgia meloni – se fosse quello sarebbe tutto più facile. Il tema è che io con Fratelli d’Italia lavoro per un centrodestra forte, orgoglioso e che non rincorra le sirene della sinistra e su questo, purtroppo, non abbiamo la stessa posizione. Io penso che nessuno abbia lavorato all’unità del centrodestra più di Fratelli d’Italia, banalmente per una questione di interesse, perché siamo l’unico partito che sulle alleanze non ha un piano B”.
La numero uno di Fratelli d’Italia non apre ad una coalizione ad ampio spettro: “Se FdI andrà al Governo lo farà solo con una coalizione del centrodestra, quindi per noi è fondamentale mantenere l’unità. Se poi si hanno degli alleati che in molte occasioni, di fronte a scelte importanti, prediligono alleanza con il PD o con il M5s questo è un problema, non di incomprensione ma di posizionamento politico“.
Per la Meloni il problema è di merito, la distanza su certi temi con la sinistra è ampia: “Noi sosteniamo delle tesi che sono, nella gran parte dei casi, visioni opposte a quelle della Sinistra. Mica è un fatto di antipatia personale – ha chiarito Giorgia Meloni – non è che non vado al Governo col PD perché mi sta antipatico Enrico Letta, non vado al Governo col PD perché ritengo che il PD abbia una visione diametralmente opposta o molto diversa dalla mia. Se poi alla fine non si riescono a portare avanti queste questioni diventa un problema di cosa intendi quando dici rappresenti il centrodestra”.
La posizione di Salvini genera incomprensioni nel centrodestra: “Ho sentito Salvini dire ‘noi abbiamo scelto l’Italia’ ma che vuol dire? Perché per me vuol dire portare avanti la visione di cui il centrodestra è portatore. La Lega non voleva l’obbligo vaccinale e c’è l’obbligo vaccinale – ha aggiunto Meloni – era contraria al Green Pass come strumento di discriminazione e lo è, sono contrari all’immigrazione illegale di massa e continuano a sbarcare migliaia di immigrati, non volevano la revisione del catasto e c’è la revisione, erano d’accordo con noi sui balneari e votano per mettere all’asta ed espropriare 30.000 aziende italiane. Per me c’è un problema di posizionamento, poi voglio bene a tutti e ho sempre lavorato per l’unità però credo che un chiarimento politico serva”.
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