Il centrodestra dato per morto soltanto qualche settimana fa da Meloni e Salvini è risuscitato per votare compatto contro la misura del tetto al contante, mandando sotto il governo con i voti e spaccando la maggioranza che lo sostiene.
La maggioranza infatti si è divisa sull’esame degli emendamenti al dl Milleproroghe in commissione alla Camera. La Lega e Forza Italia votano con Fratelli d’Italia una retromarcia sul contante: il tetto, che dal primo gennaio è sceso a mille euro, torna per un anno a duemila euro.
La modifica sposta infatti l’entrata in vigore della soglia più bassa dal primo gennaio 2022 al primo gennaio 2023. La modifica è passata per un solo voto con il parere contrario del governo.
Il governo nella notte sarebbe andato sotto quattro volte: oltre che sul tetto del contante, contro il parere dell’esecutivo è passato l’emendamento che prevede il dietrofront sull’Ilva, così come sono state approvate norme sulle graduatorie della scuola e i test sugli animali. Duro scontro anche sul tema della giustizia fra il Pd e la Lega.