Nulla da fare: Salvini dopo la figuraccia internazionale fa ancora finta di non aver capito che non si può idolatrare per anni e anni un autocrate liberticida e guerrafondaio (l’Ucraina è solo l’ultima delle avventure militari di Putin) come il presidente della Russia e una volta che ha scatenato l’ennesima guerra fare impunitamente il salto della quaglia confidando nella scarsa memoria degli italiani e di tutti gli altri.
E infatti Salvini, lo stesso Salvini che parlava di ‘pacchia’ sui migranti, definiva ‘crociere’ i viaggi della disperazione, si chiedeva da quali guerre fuggivano i migranti delle Yemen (dove c’è una guerra civile da decenni) ora siccome gli conviene si traveste da francescano sperando che solo per questo si possano dimenticare tutte le nefandezze politiche che ha fatto.
E anche oggi il capo della Lega ha giocato a nascondino senza affrontare politicamente le sue responsabilità: “Fermare la guerra per me è la priorità assoluta, un dovere morale e civile, che supera ogni polemica e divisione. Spero sia così per tutti”. Così su Twitter il leader della Lega, Matteo Salvini.
Conoscendo la propensione di Salvini, se mai un giorno ci sarà una tregua o una soluzione politica a questa escalation militare sarebbe benissimo capace di presentarla come vittoria della Lega e sua personale. Il personaggio è questo.
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