“In Italia la memoria non esiste. Non ovunque è così. Non mi fa piacere vedere un italiano umiliato all`estero. Però Salvini non può pensare di andare in giro a fare show al confine di un paese in guerra dopo essersi sottomesso per anni all`autocrate invasore, come se nulla fosse”. Lo scrive su Twitter, il segretario di Azione, Carlo Calenda, a proposito della contestazione a Salvini in Polonia.
“Anche ammettendo la buona fede, Matteo Salvini dovrebbe: 1)scusarsi pubblicamente; 2) spiegare le ragioni di questo cambiamento così radicale; 3) condannare chiaramente Putin, non continuare a parlare della guerra in termini astratti. Altrimenti si merita ciò che è accaduto”, sottolinea Calenda.
“Perché vedete in qualsiasi altro paese al mondo un parlamentare che accogliesse il suo Presidente della Repubblica in visita al Parlamento europeo, dichiarando: ‘darei indietro due Mattarella per mezzo Putin’, sarebbe espulso dai cittadini come traditore della Patria”, prosegue Calenda sottolineando che “chi ieri lo applaudiva mentre si comportava in questo modo non è un sovranista ma una persona indegna di essere cittadino Italiano, senza senso della dignità nazionale e della Patria”.
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