Enrico Letta, nel saluto introduttivo al seminario online ‘La fine del Condor. Dalle dittature alla democrazia: progressisti tra Italia e America Latina’, ha dichiarato che “la storia del processo Condor dimostra come i crimini contro l’umanità non sono crimini impuniti, devono essere puniti”.
“La mente e il cuore” ha detto Letta, “vanno all’Ucraina, ogliamo dire molto chiaramente che i crimini contro l’umanità che si compiendo contro l’Ucraina e il popolo civile non rimarranno impuniti”. “Credo che questo sia un dovere morale che ci prendiamo oggi rispetto alle più di mille vittime civili in due settimane di terribile guerra”, ha aggiunto il segretario del Pd.
“Vogliamo la pace in Ucraina, che le ami cessino il loro operato e che la diplomazia vinca e facciamo di tutto e lavoriamo perché vinca la pace. È il nostro primo obiettivo”.
Cos’è il processo Condor
Il processo Condor è uno dei più grandi procedimenti giudiziari che riguarda i crimini commessi durante le dittature sudamericane degli anni ’70 istituito fuori dal continente. L’8 luglio 2021 la Corte di Cassazione italiana si è pronunciata in via definitiva sui responsabili della cd Operazione Condor, ossia sulla strategia di tortura, sparizione e omicidio organizzata e perseguita nei confronti dei dissidenti dopo il Golpe in Cile contro il Governo Allende e poi in Argentina, in Uruguay, Bolivia e Peru all’epoca delle dittature militari degli anni settanta e ottanta.
Era stato nel 1992 un giudice paraguaiano a scoprire i cd “Archivi del terrore” che hanno consenito di trovare documenti con cui si è potuto testimoniare l’assassinio di 50.000 persone; di 30.000 scomparsi; 400.000 incarcerati.
Argomenti: enrico letta