Sull’accoglienza dei profughi ucraini in Emilia-Romagna “faremo tutto quello che serve, ma occorre che il Governo metta mano a un po’ di giusti incentivi per creare una rete di solidarietà che sia la migliore possibile. Vorremmo evitare le tendopoli: siamo pronti alla bisogna, se c’è un’emergenza improvvisa, ma vorremmo sviluppare un sistema di accoglienza e di integrazione vero”. Lo evidenzia il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, parlandone oggi a margine del congresso della Cisl a Bologna.
Continua Bonaccini: “Ho riunito il coordinamento dei lavori dell’accoglienza anche oggi alle 18, per la terza volta in una settimana, con i prefetti, che ringrazio per il grande lavoro che stanno facendo, con i sindaci dei Comuni capoluogo e con i presidenti di Provincia. Stiamo cercando di fare le cose al meglio, insieme con la Protezione civile.
Alle 15 di oggi- aggiunge il presidente della Regione- parteciperò personalmente alla Conferenza delle Regioni, con il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio: credo che il Governo debba mettere risorse per le famiglie che accolgono”.
Rimarca Bonaccini citando il caso del capoluogo regionale:
“Seguo quello che hanno detto ad esempio il prefetto e il sindaco di Bologna: stiamo facendo il massimo qui, impegnati a garantire l’accoglienza di fronte agli arrivi, in gran parte di donne e minorenni. Cercheremo anche di integrare nelle scuole, ma servono pedagogisti e interpreti. Bisognerà accompagnare tutte le persone accolte anche in chiave occupazione, come accaduto in provincia di Rimini nel settore turistico”.