Salvini dismette il finto saio francescano e ritorna ai toni xenofobi e forcaioli (per tallonare Giorgia Meloni)
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Salvini dismette il finto saio francescano e ritorna ai toni xenofobi e forcaioli (per tallonare Giorgia Meloni)

Come pacifista e uomo dell'accoglienza non ha convinto nessuno, anzi ha rimediato figure meschine. Così il nostro è tornato a prendersela con i migranti (neri) e a invocare condanne

Salvini dismette il finto saio francescano e ritorna ai toni xenofobi e forcaioli (per tallonare Giorgia Meloni)
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18 Marzo 2022 - 10.30


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Diciamo la verità, come pacifista sensibile verso chi fugge dalle guerre e sensibile al diritto umanitario non era troppo credibile.
Sia perché – purtroppo -i diritti umani incredibilmente non prevedono la distinzione tra bianchi e neri e tra cristiani o altre religioni, soprattutto se musulmani.
E anche perché – sempre purtroppo – chi ha a cuore i diritti umani non distingue chi fugge dalla guerra di Putin da chi fugge dai talebani o da chi fugge dallo Yemen dove piovono anche bombe e pallottole italiane.

Poi ci ha pensato il sindaco di Przemyls a fagli fare una figura meschina a livello internazionale, ricordandogli i suoi amorosi sensi con Vladimir Putin espressi fino a poche settimane orsono e a dargli dell’ipocrita per aver pensato – Salvini – di potersi rifare una verginità andando al confine a dire quattro cianciate parole: sorry… we are… here… help children… moms… dads…

Ma a chi pensava di farla credere?

E così Salvini ha capito che il suo travestimento da francescano poteva essere controproducente, visto che anche la polizza reazionaria, ultratrice della n uova Bolsonara Meloni sembra riscuotere più successo nella pancia oscurantista, xenofoba e bigotta del paese.

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Così da qualche giorno Salvini ha dismesso il finto saio francescano e sui social ha ricominciato a cavalcare xenofobia e toni forcaioli.

Post contro i migranti che ‘ci portano la guerra in casa’, ossia una vera e propria menzogna, forse per far dimenticare che i guai economici a cui il paese potrebbe dare incontro sono stati causati dall’invasione dell’Ucraina del suo amico Putin e non certo dai disperati che arrivano con i barconi.

E poi, da sedicente paladino della giustizia (ma solo per ricchi e politici di destra) un bel post per tuonare contro la riduzione di pena in appello verso gli assassini di Cerciello Rega. Con un bel “vergogna” a commento della sentenza.Immagino la gioia dei radicali per aver fatto una campagna referendaria con il signor “marcire in galera” per alcuni che però quando si parla di evasori fiscali, abusi edilizi e politici corrotti o mestatori del garantista o forcaiolo a seconda delle convenienze.

Ps: il tutto sempre stando attento a non scontentare i no-vax e i no green pass che lo attaccano da quando sta al governo con grande gioia di Fratelli d’Italia che dalla lotta a chi combatte il covid spera di capitalizzare consensi. Per questo la Lega ha mandato allo scoperto il ministro Garavaglia che però è stato messo in riga da Draghi. Facendo la figura del cioccolataio. O quella del caciottaro. O quella del peracottaro. Nemmeno fosse a Przemyls, in Polonia.

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