Salvini il vittimista, non perde occasione per ribadire il suo ruolo preferito e a denunciare gli insulti dei suoi avversari. Peccato che il leader della Lega abbia costruito tutta la sua carriera politica sul seminare odio – come l’ultima stucchevole polemica sui profughi africani che “ci portano la guerra in casa”.
Intervenendo alla Scuola politica della Lega a Milano, Salvini ha dichiarato:
“A sinistra passano il tempo non a costruire. No, a dire, ‘dalle alla Lega e dalle a Salvini’. Sono due modi di vivere diversi. Fra un anno toccherà a noi governare con una coalizione omogenea, ovviamente noi abbiamo scelto il sacrificio e la generosità di un governo” ma la sinistra “insulta un giorno sì e l’altro pure”.
“Noi non vinciamo le elezioni perché siamo contro qualcuno, dobbiamo costruire un Paese che si rialza da anni di pandemia e guerra, è un momento drammatico in cui bisogna essere ambiziosi, coraggiosi e preparati. L’Italia dei prossimi 50 anni dipenderà da quello che faremo nei prossimi mesi e anni”.
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