Elly Schelin, esponente del centrosinistra emiliano, ha promosso un’iniziativa politica a Roma, dal titolo “Visione Comune”. L’evento sarà aperto dalla testimonianza di un cooperante ucraino. In un’intervista a Repubblica, Schlein ha espresso tutti i suoi dubbi a proposito della corsa al riarmo europeo dopo l’esplosione del conflitto in Ucraina. “Qui c’è un aggressore e ci sono degli aggrediti. Non possono esserci dubbi da quale parte stare. Quel che semmai vorrei vedere è un maggiore sforzo diplomatico da parte dell’Ue, ma pure della Cina, per ottenere il cessate il fuoco. Trovo assurdo che si stia tentando di fare un negoziato con le bombe“.
A proposito della scelta di rifornire Kiev di armi, Schlein spiega: “Per chi, come me, viene dalla cultura del disarmo, è un vero dilemma etico. Penso che la pace non si faccia mai con i fucili. Ma non mi sento nemmeno di demonizzare chi ha risposto a una precisa richiesta della resistenza ucraina. E trovo preoccupante la corsa al riarmo dell’Europa. La difesa comune dovrebbe servire a ottimizzare, a razionalizzare la spesa militare dei singoli Paesi, non ad aumentarla”.
Quindi ha sbagliato il Parlamento a chiedere di alzarla fino al 2% del Pil?
“Io – replica – sono contraria da sempre. Il governo pensi a sostenere economicamente l’accoglienza familiare degli ucraini, invece di aumentare la spesa militare”.
Argomenti: Elly Schlein