L’uomo sandwich di Putin, ossia Matteo Salvini, sta cercando a tutti i costi di rifarsi una verginità, altrimenti le figuracce internazionali come quella rimediata in Polonia rischiano di accompagnarlo a lungo. E quindi la tattica della Lega (parlare di strategia sarebbe troppo) è quella di dimostrarsi zelanti verso gli ucraini e l’Ucraina, ovviamente tenendo a precisare (a beneficio dell’elettorato xenofobo e razzista) che loro sacappanbo della guerra vera mentre gli odiati ‘clandestini’ la guerra ce la portano in casa.
E adesso la Lega serra le fila in vista del collegamento da Montecitorio con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Nel partito di Salvini la parola d’ordine è di essere presenti. Nelle chat leghiste è arrivato un messaggio chiaro. “Sottolineando l’importanza dell’incontro in videoconferenza con il Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelenskyj, che si terrà il prossimo martedì 22 marzo alle ore 11 sono a richiedervi di informarmi qualora non partecipaste”, si legge. Per poi invitare “solo coloro che non ci saranno” a darne comunicazione.
Insomma tutti zelanti scolaretti nel tentativo – vano – di cercare di far dimenticare anni di propaganda in favore di Putin e corriva al disegno del nuovo Zar di indebolire l’Unione Europea.
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