Granato, il complottismo dell’ex M5s: “Se Zelensky fosse davvero sotto le bombe non si sarebbe collegato”
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Granato, il complottismo dell’ex M5s: “Se Zelensky fosse davvero sotto le bombe non si sarebbe collegato”

La senatrice Granato: "Mi piace Putin, condanno l'invasione ma vorrei capire perché è scattata la molla"

Granato, il complottismo dell’ex M5s: “Se Zelensky fosse davvero sotto le bombe non si sarebbe collegato”
Bianca Laura Granato
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23 Marzo 2022 - 16.47


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Bianca Laura Granato, senatrice ex M5s e ora al gruppo misto, era tra le assenti alla Camera per il discorso del presidente ucraino Zelensky: già prima del discorso si era difesa sostenendo che Putin “si è ribellato all’agenda globalista di Biden” e aveva sostenuto la proposta di un altro grillino, Nicola Grimaldi, di ascoltare anche Putin alla Camera. 

Oggi Granato continua su questa linea: “Avevo un impegno sul territorio, mica lo rimando per un intervento da remoto senza contraddittorio” ha detto la senatrice, che raggiunge poi vette di complottismo mai viste: “Se uno è davvero sotto le bombe non riesce nemmeno a collegarsi” ha risposto a un giornalista che giustamente le faceva notare che è difficile fare un contraddittorio sotto le bombe. 

Granato non nasconde le sue simpatie per Putin: “Mi piace perché tutela l’integrità e la tradizione di quel mondo. Ho ascoltato i suoi discorsi integrali, non tagliati. È sempre lucido. Condanno la sua invasione ma vorrei capire perché è scattata la molla, bisogna guardare agli ultimi anni: il colpo di stato del 2014 a Kyiv, ben tre esercitazioni Nato al confine russo, i lavoratori con armi biologiche in Ucraina finanziati dagli Stati Uniti”.

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