Giorgia Meloni difende Orsini e la libertà di stampa. Posizione apprezzabile, anche se c’è da dire che l’ex missina è una fervente sostenitrice dei sovranisti di Polonia e Ungheria, paesi nei quali la libertà di stampa è fortemente limitata.
Così Giorgia Meloni ha detto: ”Io non sono d’accordo con molte delle cose che dice il prof. Orsini, ma per questo lo voglio difendere. Mi spaventa una Nazione nella quale la televisione di Stato consente di sostenere unicamente le stesse tesi che sostiene il Governo. Mi spaventa quando colpisce me, e quando colpisce chi non la pensa come me. Una democrazia prevede la libertà di pensiero, sempre, perché per esercitare il libero arbitrio serve il confronto tra tesi diverse. E perché mettere a tacere chi la pensa in modo diverso è sempre e solo un boomerang”.
Premesso che Giorgia Meloni è la stessa che tacque quando Silvio Berlusconi con il tristemente noto editto bulgaro di Berlusconi mise a tacere Biagi, Santoro e Luttazzi, va detto che – per fortuna – Alessandro Orsini è liberissimo di esprimere le sue posizioni, tant’è che scrive su un giornale, non è stato cacciato dal suo posto di lavoro ed è ormai ospite fisso nei principali tal show televisivi. Unica questione: non lo farà a pagamento. Ma questo con la libertà di espressione non c’entra nulla.
Ci sono molti professori universitari ed esperti di politica internazionale o terrorismo che non sono mai stati invitati in tv o non hanno la possibilità di scrivere su testate autorevoli. Capita. Ma non è detto che sia un complotto.
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