Il Movimento 5 stelle è pronto a eleggere – nuovamente – il proprio leader, dopo che l’efficacia dell’ultimo voto era stato sospeso dal tribunale di Napoli. Giuseppe Conte si è rivolto alla sua platea di elettori, tracciando il programma che ha intenzione di applicare una volta nominato Presidente.
“Se mi accorderete di nuovo una fiducia piena, sarò il presidente di un Movimento che dice no all’aumento massiccio delle spese militari a carico del bilancio dello Stato, soprattutto in un momento del genere”.
“Ma diremo sì a un investimento shock sulla transizione energetica verso le rinnovabili, sì a un impegno dello Stato senza precedenti sulle reti di sostegno per famiglie, imprese in crisi, lavoratori che devono scegliere se pagare la bolletta o fare la spesa o il pieno di carburante”, ha annunciato.
“Chiedo nuovamente la vostra fiducia, non mi interessa prendere il 50,1% dei voti. Anzi, dico sinceramente che se il risultato fosse così risicato sarei il primo a fare un passo indietro. A fronte di un risultato così di misura, lascerei il Movimento che in questo momento ha bisogno di una leadership forte, di una forte investitura”, ha chiarito nel video. “In caso di una decisa riconferma le cose inevitabilmente cambieranno“, ha aggiunto.
“In questi mesi, in un governo di emergenza che non è certo quello dei nostri sogni, abbiamo difeso le nostre conquiste che altrimenti sarebbero state cancellate. Ora, però, non basta più rimanere sulla difensiva, io sono disposto a correre il rischio di avere tutti contro se questo basta a fare gli interessi dell’Italia e dei cittadini, ma dobbiamo essere uniti e coraggiosi per rialzare la testa e imporre un cambiamento all’intero Paese”.
“Il cambiamento nel Movimento ha incontrato anche al nostro interno delle resistenze e ha prodotto malumori e distinguo, mostrando all’esterno un Movimento diviso, litigioso e contraddittorio invece che rema tutto unito nella stessa direzione. Fin qui ci è voluta una dose aggiuntiva di pazienza, ma non possiamo più permetterci questa debolezza, le sfide che ci attendono ci impongono di essere compatti e uniti. Io non posso accettare chi rema contro le nostre battaglie e la nostra azione politica. Non posso consentire che agli sforzi di molti, di una intera comunità, ci sia al nostro interno chi lavora per interessi propri. Quindi non votatemi se pensate che M5s debba essere nelle stanze dei bottoni, anziché nei territori e tra le persone”, ha sottolineato l’ex premier.
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