Salvini insiste a travestirti da falso pacifista mentre cavalca il razzismo umanitario e evita di condannare in maniera netta e decisa il suo idolo Putin, nuovo duce del fascismo e dell’internazionale tradizionalista e omofobia.
“Stiamo uscendo faticosamente da due anni di pandemia e stiamo entrando, ancora più faticosamente, nel secondo mese di un conflitto alle porte dell’Europa e ci sono uomini di Stato e di governo che parlano con troppa facilità di bombe, armi e missili. Addirittura dall’altra parte dell’Oceano c’è chi parla di nucleare”. Oltre Oceano? A parlare di nucleare è stato il suo idolo Putin.
Così Matteo Salvini in collegamento con un’iniziativa a Catania. “E io ringrazio nel buio che stiamo attraversando, e dal quale usciremo, la luce che ci porta il Santo Padre, che ci portano uomini e donne di fede che si ostinano a credere nella pace, a lavorare per la pace, a usare parole e argomenti di pace”.
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