Mentre la destra si traveste da pacifista per l’Ucraina, continua a fare il cane da guardia per chiunque abbia la pelle nera o venga dall’Africa. Giorgia Meloni non desiste dal suo ruolo di vedetta sul Mediterraneo e su Facebook compare con il suo quotidiano bollettino: “Nuovo arrivo nuovo sbarco” scrive la leader di Fratelli d’Italia.
“L’immigrazione incontrollata non si ferma con Lamorgese al Viminale” scrive su Facebook Meloni, riferendosi alla nave Ocean King nel porto di Augusta, dove sono iniziate le operazioni di sbarco di 158 persone salvate dalle onde, tra cui sono stati identificati 42 minori non accompagnati.
I migranti sono di varie nazionalità: Sudan, Costa d’Avorio, Ciad, Guinea a Mali, nessuno, però, come emerso al termine dei controlli sanitari è risultato positivo al Covid19. Ci sono anche 7 bambini piccoli mentre ieri un minore è stato accompagnato in ospedale per degli accertamenti ma è stato dimesso dopo poche ore.
La guerra in Ucraina non ha sostituito le altre tragedie internazionali: si è solo aggiunta, aumentando inumerò di persone che scappa dalle guerre, dalla fame e dalla distruzione. Ma per la destra e per Meloni gli ucraini hanno più diritto di altri alla solidarietà europea, come ampiamente specificato da Gianni Alemanno e Ignazio La Russa qualche giorno fa: “Sono completamente diversi dai profughi che vengono dal Mediterraneo – spiegava l’ex sindaco di Roma – non per razza o religione, ma perché dall’Ucraina vengono soprattutto donne e bambini, mentre dal Mediterraneo in larga parte arrivano uomini adulti che hanno in qualche modo abbandonato la loro famiglia”.
Affermazione che il salvataggio di oggi smentisce ampiamente. Ma Alemanno non si era certo fermato qui: “Si tratta di una solidarietà a popoli vicini a noi, popoli che ci assomigliano e hanno i nostri valori, vivono la realtà con la stessa visione che abbiamo noi. È come quando il dolore tocca uno della famiglia. Mi sento molto coinvolto da quello che succede oggi all’Ucraina, molto di più di quando le vicende toccano Paesi con culture e religioni diverse, specie quando poi non è neanche certo che fuggano da una guerra come invece questa, purtroppo, abbiamo la possibilità di vedere davanti ai nostri occhi”.
Insomma, razzismo umanitario. Che Giorgia Meloni porta avanti con spietata coerenza.
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