Russia-Ucraina: Draghi contestato a Napoli: "Via da qui, vogliamo lavoro non la Guerra"
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Russia-Ucraina: Draghi contestato a Napoli: "Via da qui, vogliamo lavoro non la Guerra"

L'Italia si schiera per il dialogo, in modo da arrivare al cessate il fuoco. Draghi cerca un contatto con Putin, Mattarella vuole lo stop delle ostilità: "La pace è sempre doverosa e possibile"

Russia-Ucraina: Draghi contestato a Napoli: "Via da qui, vogliamo lavoro non  la Guerra"
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29 Marzo 2022 - 13.56


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“Vai via, no alla guerra”, “Draghi ci sta uccidendo”. La protesta di donne e disoccupati al rione Sanità dove il premier è arrivato in visita alla basilica di Santa Maria dopo la firma al Maschio Angioino del Patto per Napoli. “Siamo pieni di buche – urla un uomo – hanno pulito strade solo per l’arrivo di Draghi”. E sui fondi che lo Stato garantisce in 20 anni per risanare debiti del comune una signora è diffidente: “Ma quali soldi? Vedete che scompariranno, se li mangiano loro”. In piazza anche il comitato per l’ospedale San Gennaro. Tensioni con i un gruppo di disoccupati dopo che l’auto blindata del premier lascia la basilica per raggiungere la pizzeria Concettina ai tre santi

L’Italia è candidata a ricoprire un ruolo di garanzia, per favorire dei passi avanti nel processo del dialogo. Un atteggiamento apprezzato dal presidente ucraino. Inoltre, Draghi ha ribadito il fermo sostegno del governo alle autorità e al popolo ucraini, mentre il presidente dell’Ucraina ha lamentato il blocco da parte russa dei corridoi umanitari, la prosecuzione dell’assedio e dei bombardamenti delle città, comprese le scuole, con conseguenti perdite civili, tra cui anche bambini.

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A chiedere un cessate il fuoco è anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “La guerra in Ucraina va fermata ora, subito”, con il dialogo e le trattative, perché “la pace è sempre doverosa e possibile: proprio per questo stiamo rispondendo con la dovuta solidarietà, con l’accoglienza dei profughi, e con misure economiche e finanziarie che indeboliscono chi vuole imporre, con la violenza delle armi, una guerra che, se non trovasse ostacoli, non si fermerebbe”.

Mario Draghi è al lavoro per rilanciare la strada del dialogo, cerca un contatto con il presidente russo Vladimir Putin, agendo sempre nel perimetro dell’alleanza atlantica. Da qui il punto fermo sulla richiesta alla maggioranza di rispettare l’impegno preso con la Nato sull’aumento delle spese militari.

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