Meloni attacca Lamorgese: "Il governo bastona chi vuole lavorare e finge di non vedere i delinquenti"
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Meloni attacca Lamorgese: "Il governo bastona chi vuole lavorare e finge di non vedere i delinquenti"

L'estremista di destra continua a cavalcare la demagogia: "A Milano in sette giorni tre casi di stupro. Ieri Fdi su questo tema ha interrogato Lamorgese in Parlamento e il ministro, tanto per cambiare, non ha avuto risposte da dare sul tema"

Meloni attacca Lamorgese: "Il governo bastona chi vuole lavorare e finge di non vedere i delinquenti"
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31 Marzo 2022 - 18.43


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Fratelli d’Italia continua a fare campagna elettorale e visto che i sondaggi sembrano premiare il partito guidato dagli ex missini le dosi di propaganda e demagogia sono destinate ad aumentare. Così via al demagogia di estrema destra che lancia occhiatine ai no-vax e tenta di presentare l’Italia come una paese assediato da delinquenti e migranti che tolgono la sicurezza.

 Per il governo “esiste solo chi vorrebbe lavorare e chi vorrebbe lavorare va bastonato. Chi invece delinque, chi non rispetta le regole, i criminali, quelli si fa finta di non vederli”. Lo afferma Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, in una dichiarazione. “Ora io non so se quello che muove queste scelte del ministro Lamorgese è l’ideologia o piuttosto l’incapacità. So che in entrambi i casi – aggiunge – un ministro che ha fallito a 360 gradi dovrebbe prendere seriamente in considerazione l’ipotesi di dimettersi”.

A giudizio di Meloni, infatti, “continua l’emergenza insicurezza nelle nostre città. A Milano in sette giorni tre casi di stupro. Ieri Fdi su questo tema ha interrogato Lamorgese in Parlamento e il ministro, tanto per cambiare, non ha avuto risposte da dare sul tema. Dalle sue parole sembrava quasi che un’emergenza stupri non ci fosse, come per loro non è mai esistita un’emergenza immigrazione, come per loro non è mai esistita l’emergenza mafia nigeriana, come non è mai esistita quella degli spacciatori che continuavano a bivaccare in mezzo alla strada financo quando gli italiani erano costretti a stare chiusi dentro casa, per loro non esisteva neanche il problema dei maxi rave illegali quando invece le discoteche dovevano restare chiuse altrimenti si rischiava il contagio”.

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