Salvini ha formalizzato il ‘razzismo umanitario’, uno dei momenti più bassi della sua già non altissima carriera politica. E insiste con la sua distinzione tra ‘profughi veri e profughi finti’: “Questi sono veri profughi, da una guerra vera che prima finisce meglio è. Ben diversi dai finti profughi che da barchini e barconi hanno portato solo problemi”.
Lo ha detto oggi a Genova, intervenendo a un comizio elettorale. Tra i presenti a largo XII Ottobre, dove era allestito il palco e il gazebo della Lega, c’era anche un gruppo di una decina di ucraini sordomuti.
“Ovunque la Lega sta amministrando, sta cercando di dimostrare il massimo della disponibilità – ha aggiunto Salvini – prima finisce la guerra, meglio è, perché in guerra non c’è mai un vincitore ma perdono tutti”.
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